Graffiti sotto l’Arco

E’ ormai risaputo che quest’anno, la trentesima Regata Internazionale Brindisi-Corfù, in programma dal 10 al 12 giugno 2015, sarà accompagnata da un’iniziativa che si propone di concedere l’intero muro della Diga di Punta Riso, lungo 2385 mt., alla fantasia artistica degli artisti di strada (detti anche “writers”) che vorranno intervenire.
Questa occasione ci dà l’opportunità di parlare di arte di strada o arte urbana (in inglese street art) che è il nome dato dai mezzi di comunicazione di massa a quelle forme di arte che si manifestino in luoghi pubblici, spesso illegalmente, nelle tecniche più disparate: spray, sticker art, stencil, proiezioni video, sculture ecc.


Ogni artista che pratica street art ha le proprie motivazioni personali, che possono essere molto varie. Alcuni la praticano come forma di sovversione, di critica o come tentativo di abolire la proprietà privata, rivendicando le strade e le piazze; altri più semplicemente vedono le città come un posto in cui poter esporre. La street art offre infatti la possibilità di avere un pubblico vastissimo, spesso molto maggiore di quello di una tradizionale galleria d’arte.

Nel solco di quanto già praticato a Barcellona e Valencia, dalla California al muro est di Berlino fino ad arrivare in Italia al porto di Gaeta, al Mau-Museo d’arte urbana di Torino, la street art, con questo evento, approda anche a Brindisi“.

Quella del writer è una vera vocazione come dimostra la storia di Andrea Sergio, il vero nome di Mr. Wany, nato a Brindisi nel 1978 e già noto con il suo pseudonimo a 12 anni, per i graffiti sui muri della sua città. Dal liceo artistico di Brindisi a tante esperienze successive (scenografo, fumettista, grafico pubblicitario, designer, ecc.) sino ad approdare alla pittura vera e propria. Dal 2005 il suo percorso si è allargato anche all’estero fino agli Usa, Brasile, Argentina, Nuova Zelanda, solo per fare qualche esempio. E poi tante mostre importanti comprese la 54esima e 55esima Biennale di Venezia. Mr. Wany, fa i graffiti da 25 anni.
Quindi la DigArt non coglie impreparata la nostra città che ha visto molte volte sui suoi muri i disegni di Mr. Wany, ma anche di tanti altri writers che si sono avvicendati nel tempo lasciando la loro impronta personale. Per questo, come Brundarte, siamo andati a vedere alcuni graffiti ormai residui di opere fatte da autori ignoti, sotto l’arco di Via S. Lorenzo che si collega a Piazza Mercato.

 

 

Si ringrazia la redazione di Telerama per l’ottimo servizio giornalistico che, come sempre, ha saputo mettere a disposizione del pubblico.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *