Palazzo D’Ippolito – Latiano (Br)

Il palazzo, in stile neoclassico è strutturato su due piani.
Il piano terra possiede al centro un portone d’ingresso ed ai lati un sistema di tre finestre sormontate da un timpano con cornice curvilinea.
Il primo piano è ripartito da sei paraste, con capitelli all’estremità superiore.
Le finestre, poste in posizione centrale, hanno vetrate policrome.

 

 


Nel 1925 la decorazione di gran parte degli ambienti di Palazzo D’Ippolito venne affidata ad un artista locale: Agesilao Flora, che, a soli diciassette anni si era trasferito a Roma per imparare quello che nella sua infanzia aveva visto fare al padre: dipingere, scolpire, incidere.
Infatti, nasce a Latiano il 29 luglio 1863, da una famiglia di artisti e dopo gli studi romani ritorna nel Salento – in quanto il legame con il suo paese natale non viene mai meno e, in particolare con la Terra di Brindisi – dove tra l’Ottocento e il Novecento, introduce una vera “arte decorativa” poichè la decorazione, fino a quel momento più che arte era ritenuta un mestiere qualsiasi.
Testimonianza autorevole della sua vivace attività di decoratore sono gli innumerevoli lavori eseguiti per palazzi pubblici e privati, teatro delle sue imprese decorative.
Per quanto riguarda la decorazione di Palazzo D’Ippolito, “nodo centrale del ciclo è l’affresco L’estate, eseguito sul soffitto del salone, esempio di concessione al gusto simbolista.
Un evidente sapore arcaico è dato in questa rappresentazione dai corpi delle giovani figure, compatte e sinuose allo stesso tempo.
La classicità del mito, tuttavia, si stempera in un’atmosfera di sottile mistero e di sensualità, conferita alla scena da un’ambientazione quasi astratta, senza tempo.
I colori vivi di una natura incontaminata, infatti, trasmettono il senso di un mondo in cui l’aderenza alla realtà, lungi dal farsi portavoce di sensazioni tangibili, si carica invece di contenuti che appartengono di fatto al mondo delle esperienze psichiche e idealistiche.” (1)

“L’estate”, pittura murale di A. Flora. 1925

Il sogno, pittura murale di A. Flora. 1925

 

Si ringrazia l’amico Mario Carlucci che ha collaborato con me e la D.ssa Fede Gatti che ha organizzato l’evento Invasioni Digitali a Latiano.

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(1) A. Flora (1863 – 1952) “Pittore e idealista”, a cura di : Guastella e Rita Caforio. Locorotondo Ed. Neografica Latiano (Br) feb. 2008

2 commenti

  1. Grazie ragazzi per il lavoro ben fatto. Anche se non sono un’esperto, ammiro la vostra abnegazione per far conoscere la bellezza del nostro territorio.

    1. Grazie, continui a seguirci con la stessa passione e possibilmente anche a suggerirci nuovi articoli

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