Casa-Museo Ribezzi Petrosillo – Latiano (Br)

La Fondazione

Da oltre 200 anni la famiglia Ribezzi di Latiano, composta da benestanti proprietari e professionisti, raccoglie il materiale che la storia nel suo evolversi di volta in volta propone.
E’ una passione che accomuna tutti fino al punto di allestire un museo nella casa di famiglia, per condividere con la collettività quello che era patrimonio privato.
Per questo nasce la Fondazione che è stata riconosciuta dalla Regione Puglia con decreto del 15 dicembre 2003.

Casa-Museo Ribezzi-Petrosillo, Via Angelo Ribezzi 1 – Latiano (Br)

La Casa-Museo Ribezzi Petrosillo ha lo scopo di valorizzare le memorie storiche legate al territorio, a partire dalla collezione archeologica “Ribezzi” relativa al sito messapico di “Muro Tenente che per oltre due secoli è stato in massima parte di proprietà della famiglia Ribezzi e che sarà oggetto di esposizione di Brundarte in altra specifica  visita.

Il Palazzo

Il percorso ha inizio dall’Ingresso da cui si accede tanto al Piano Inferiore, che ospita delle mostre temporanee, quanto a quello Superiore, la Casa-Museo vera e propria.

Il dipinto sulla parete frontale, opera del maestro decoratore latianese Enzo Scarafile, fornisce una rappresentazione fantastica del sito archeologico di Muro Tenente, poco distante dall’abitato di Latiano, da cui provengono i reperti della collezione Ribezzi.

Ingresso
Dipinto del maestro latianese Enzo Scarafile che raffigura il sito archeologico di Muro Tenente

La casa-museo Ribezzi Petrosillo, inaugurata il 20 Dicembre 2003, è ubicata nel centro storico di Latiano (Brindisi) alla via Angelo Ribezzi,

Il Piano inferiore, da cui inizia il percorso, è costituito da un ingresso e da quattro vani adibiti a mostre temporanee. Attualmente è in corso la Mostra allestita dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia e intitolata: “Muro Tenente, un sito archeologico conteso”.

Sempre al piano inferiore sono state inaugurate nel 2005 altre sei sale espositive più un Cortile Ceramiche adibito all’accoglienza delle scolaresche:

Nel salone vi sono ceramiche, enciclopedie d’epoca, album di cartoline e mostre temporanee.

Nella sala della musica sono presenti strumenti musicali, dischi (a partire da quelli metallici traforati di metà ‘800), spartiti e libretti d’opera dei secoli XIX-XX .

Sono presenti altresì dischi e spartiti del fondo Ziffer Ascarelli con manoscritti dei secoli XVII-XVIII e ricordi del maestro Camargo Guarnieri (lettere della prima metà del XX secolo indirizzate alla cantante Marcella Ziffer Ascarelli, foto, numerosi spartiti autografi di composizioni del maestro e altri a stampa).

Nella saletta accanto c’è una collezione dedicata alla tecnologia che comprende vecchie  macchine fotografiche e dagherrotipi.

Nella sala della numismatica si trova la Collezione “Benvenuto Ribezzi” di 400 monete esposte secondo un ordine cronologico e un chiaro intento didattico; essa ha per titolo “Dalla Magna Grecia all’Euro” .

Seguono le 3 sale dedicate alla moda d’epoca dall’età neonatale a quella adulta con esposizione non solo di abiti e biancheria ma anche di accessori (cappelli, ventagli, borse) e strumenti per realizzare ricami e merletti.

Sono esposti abiti da battesimo ottocenteschi e biancheria dei neonati, con particolare riferimento alle antiche “fasce” e a sostegni in stoffa per i primi passi. Sono altresì esposti abiti maschili e femminili a partire dal 1700, biancheria intima femminile e vari articoli di moda (parasole, cappelli, guanti, ventagli, borsette ecc.), vari tessuti con diversi ricami, merletti e strumenti per la relativa realizzazione (tombolo, chiacchierino, fusi, fuselli ecc.)

In un’altra stanza si possono ammirare ricordi vari del Beato Bartolo Longo di Latiano.

Si ritorna così nell’Ingresso. Percorrendo la scalinata d’accesso al piano superiore, si attraversa un ammezzato ove sono esposti una stele funeraria di epoca romana e, in un’antica cassapanca, degli utensili utilizzati nella vita quotidiana femminile in età messapica. Alle pareti, pannelli fotografici e quadretti con immagini di Muro Tenente e di Latiano.
Il Piano superiore è costituito da cinque sale in cui ogni documento esposto aiuta a ricostruire la storia di famiglie borghesi di Latiano, inserita in quella del paese, a sua volta calata nella realtà della storia d’Italia.

La prima è la sala della caccia e delle armi, ove sono esposti armi bianche, oggetti da caccia, pannelli e cimeli vari relativi agli ultimi conflitti mondiali e al fascismo. La seconda è la sala delle pergamene che ospita la ricca collezione pergamenacea e cartacea proveniente dai fondi Panzera, De Electis, Ribezzi (secoli XV-XIX). Alcune di esse sono autografate da Giovanna la Pazza, Carlo III, Vittorio Emenuele III, Umberto II e Mussolini.

Il percorso procede con la visita del salone dedicato all’avvocato Benvenuto Ribezzi cui appartenevano i reperti archeologici della collezione, collocati in apposite teche e disposti secondo un criterio tipologico e cronologico. Sono presenti inoltre autografi di Puccini, Carducci e il ritratto di Jole Voghera, opera del pittore Angelo Landi. Il soffitto ha decori a riquadri raffiguranti vedute di Latiano, opera del maestro Enzo Scarafile.

La quarta e’ la sala della medicina che accoglie strumenti medici, foto, libri, pergamene relativi alla medicina e alla farmacia nel passato. Nella stessa sala, altri reperti archeologici provenienti da Muro Tenente.
La visita si conclude con la sala dei libri antichi e oggetti sacri, che documenta gli interessi culturali e la religiosità nel passato.

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Salone

Collezione di fischietti

Collezione di n. 128 fischietti di terracotta provenienti da diverse località italiane ed estere e datati ai secoli XX – XXI. Tra le tipologie sono presenti fischietti provenienti da Argentina, Messico, Marocco, Spagna, Matera, S. Pietro in Lama (Le), Cutrofiano (Le), Grottaglie (Ta), ecc. Donazione D.ssa Giovanna Delli Ponti.

Esposizione abiti femminili d’epoca XIX secolo

Abiti d’epoca

Abito color rosso della “prima scesa” che avveniva dopo una settimana dalla celebrazione delle nozze. (come indicato dalla didascalia nella foto sotto)

Collezione di cartoline illustrate

Esempio di cartolina “apribile”
Esempio di cartolina “aperta”

Collezione di cartoline di ogni città d’Italia

Venere, Marte e Cupido, di Barnaba Zizzi

Gualdrappa in panno di lana nera bordata in panno di lana cremisi con stemmi di R. Fanteria Reale

Cartoline antiche di Brindisi
Cartoline antiche di Brindisi
Cartoline antiche di Brindisi
Cartoline antiche di Brindisi
Cartoline antiche di Brindisi

Sala della Musica

Strumenti musicali d’epoca

Armonium domestico la cui costruzione è collocabile in pieno ‘800 costruito dalla ditta G. Tubi di Lecco, appartenuto ad Achille Vincenti organista ufficiale della Cattedrale di Ostuni nonchè della parrocchia di S. Francesco.
“Armonium portatile” la cui costruzione è databile agli inizi del XIX secolo

Alfredo Carimoli, metodo teorico-pratico per mandolino
“Shofar” piccolo corno di montone

Fisarmonica degli anni ’40 del XX secolo

Ariosa (sec. XIX). Strumento musicale a manovella con mantici che permetteva di suonare i primi dischi metallici traforati rotanti

Grammofono portatile “a cassetta” anno 1935
Grammofono d’epoca

Spartiti (dedicati e donati da G. Puccini alla sig.ra  Jole Voghera) e vari documenti musicali

Libretti d’opera
Libretti d’opera

Abito da scena appartenuto alla cantante Marcella Ziffer Ascarelli (primi decenni sec. XX)
Abito da scena appartenuto alla cantante Marcella Ziffer Ascarelli (primi decenni sec. XX)

Corrispondenza autografa dell’attrice-cantante Gina Lollobrigida

Teca dedicata alla scrittura con esposizione di penne, pennini, inchiostri, caratteri a stampa

Un angolo del Museo Ribezzi Petrosillo è dedicato a Giacomo Leopardi e al lavoro di ricerca condotto dalla Professoressa Vittoria Ribezzi, riferimento e curatrice del Museo, che è arrivata a formulare l’ipotesi che un poeta latianese, Francesco Antonio De Virgiliis, vissuto un secolo prima rispetto a Giacomo Leopardi, possa essere stato con le sue opere fonte d’ispirazione di tematiche leopardiane quali il “pessimismo cosmico” e la “natura matrigna”. La Signora Vittoria ci ha raccontato come tra i cimeli della sua famiglia avesse trovato una lettera del fratello del suo bisnonno, Ernesto Ribezzi, risalente al 1800, in cui esortava a riprendere l’opera del latianese Francesco Antonio De Virgiliis, e “Scherzi d’ingegno” (1677) in particolare, perché al suo interno c’erano dei componimenti di grande pregio artistico. Essendo amante della storia dei Latianesi illustri, Vittoria si mise alla ricerca della pubblicazione, arrivando fino a Roma per poi scoprire le due uniche copie esistenti in due biblioteche di Lecce, la provinciale e la Caracciolo. Vittoria Ribezzi comincia una attenta lettura dell’opera ed essendo una grande studiosa e conoscitrice del Leopardi si accorge subito delle evidenti analogie con l’opera leopardiana che poi documenta e raccoglie nel volumetto che vedete in foto “Scherzi d’ingegno – La fonte segreta del pessimismo leopardiano”, edito dalla napoletana Guida e dotato della presentazione e suggello di uno dei più insigni studiosi leopardiani, Nicola Ruggiero.La Ribezzi ci ha detto di ipotizzare che Leopardi potrebbe aver incontrato nella ricchissima biblioteca del padre Monaldo anche l’opera poetica di questo medico-umanista latianese e che in lui abbia trovato fonte di una ‘ispirazione’ che non ebbe mai il coraggio di confessare a nessuno, forse neanche a se stesso. Certo è che Vittoria ci ha mostrato la poesia del De Virgilis “Passaro solitario”

Busto di G. Leopardi realizzato da Gloria Saccone
Busto di G. Leopardi realizzato da Gloria Saccone

Altri oggetti

Orologio a pendolo (sec. XVIII)

Completo da cavaliere appartenuto ad Amerigo Salerno ( 1891- 1975). Nella tasca una lettera autografa della sorella Ersilia e un biglietto

Collezione dedicata alla tecnologia

Collezione di telefoni
Collezione di macchine fotografiche tra cui alcuni dagherrotipi
Ingranditore fotografico e asciugatrice anni ’70 del XX sec.
Macchina fotografica

Sala della numismatica

Nella sala della numismatica si trova la Collezione “Benvenuto Ribezzi” di 400 monete esposte secondo un ordine cronologico e un chiaro intento didattico; essa ha per titolo “Dalla Magna Grecia all’Euro” .

Moneta che riproduce Clemente X dell’anno del Giubileo 1675 – donata dal sen. Gaglione

Albero genealogico dei Savoia

Titoli al Portatore emessi dal Regno d’Italia
N. 525 banconote da 1000 corone emesse dalla Banca Nazionale Austriaca (1902) appartenute al conte Nicola Panzera
Raccolta di mini-assegni emessi in sostituzione degli spiccioli. Furono stampati per la prima volta il 10/12/1975 dall’Istituto Bancario San Paolo
Composizione fatta con i francobolli
Particolare
Composizione fatta coi francobolli

Tre sale dedicate alla moda d’epoca

Prima stanza – Collezione di accessori d’abbigliamento

Caschi coloniali parasole
Ombrelli parasole
Valigetta con set per la toeletta
Riviste tipicamente femminili, strumenti per cucire e ricami

Cappelli di paglia cinese, uno africano (?)
Cappelli femminili, binocoli, ecc.
Ventagli, pettinini, foulards, ombrello, orecchini, ecc.
Collezione di cappelli

Ricamo su seta (armisino) a punto pittura di accurata e fine esecuzione. Datato 1855 (da notare l’immagine della Madonna ricamata sulla cima della rosa)

Macchina da cucire anni ’20

Gilet per uomo – sec. XVIII
Gilet per uomo – sec. XVIII

Seconda stanza – Collezione di accessori d’abbigliamento

Cappelli degli inizi del ‘900
Cappelli degli inizi del ‘900
Cappelli degli inizi del ‘900
Cappelli degli inizi del ‘900

Bustino sagomato a petali con stecche di balena. Fine secolo XVII – inizi XVIII

Cappelliera fine ‘800 – inizi ‘900 e  bombetta
Capi di corredo

Macchina per cucire Necchi – Pavia, Anker

Macchina da cucire Singer “Alexander von Humbolt” (1880)

Terza Stanza, del Bambino secc. XVIII-XX

“Monaca” con scaldaletto (seconda metà sec. XIX). Serviva a tenere sollevate le coperte del letto impedendo che bruciassero al calore delle braci.
Stanza dei bambini
Marionetta
Completo da battesimo
Abito da battesimo (1915 circa)
Abito da battesimo (fine ‘800)
Abito da battesimo (metà ‘800)

Coprifasce

Seggiolino e girello – inizio sec. XX. Bambolotto del 1920
Racchette da tennis
Gioco dell’oca
Gioco della barca
Cavallo a dondolo in legno metà XX sec.
Marionette “Ninetta e Rententè” (inizi sec. XX). Puzzle in legno (inizi sec. XX)
Roulette (inizi sec. XX)
Tombola geografica (inizi sec. XX)

Statuette

Documenti e ricordi del Beato Bartolo Longo

La grande mole di documenti e ricordi del Beato Bartolo Longo è dovuta al rapporto di parentela che aveva con la famiglia Ribezzi che, durante la sua permanenza a Latiano, non mancava settimanalmente di andare a trovare e ritualmente sostava a pregare inginocchiato davanti alla campana di vetro con la raffigurazione della Pietà

Opere e ricordi del Beato Bartolo Longo
Davanti a questa Pietà sostava in preghiera il Beato Bartolo Longo di Latiano (1841-1926)
Opere e ricordi del Beato Bartolo Longo
Opere e ricordi del Beato Bartolo Longo
Opere e ricordi del Beato Bartolo Longo

Latiano 9/11/68 – Inaugurazione del Monumento a Bartolo Longo con incise le parole della supplica – Discorso del sen. Antonio Perrino – Discorso del Dott. Angelo Ribezzi

Topografia dei villaggi di Portici, Resina e Torre del Greco
Topografia di Ercolano (come doveva essere prima dell’eruzione del Vesuvio)

Salone delle ceramiche

Ceramica della tradizione locale
Ceramica della tradizione locale
Ceramica della tradizione locale
Ceramica della tradizione locale
Ceramica della tradizione locale
Antichi attrezzi di lavoro
Rubinetto e pompa dell’acqua

Ammezzato

Salendo al piano superiore incontriamo l’ammezzato in cui è esposta una antica cassapanca contenente utensili dell’età messapica e una stele funeraria di epoca romana.

Antica cassapanca
manufatto di forma amigdaloide ( a forma di mandorla)
Mortaio
Mortaio
Palle di catapulta trovate nel sito di Muro Tenente
Stele sepolcrale di età romana – Numphius V (ixit) A (nnos) V (quinque)
Serie di quadri che raffigurano monumenti di Latiano, di Luigi Camassa (Latiano 28/9/908 – 13/9/96). Decoratore e restauratore, fu allievo di A. Flora e in seguito, suo collaboratore.
Serie di quadri che raffigurano monumenti di Latiano, di Luigi Camassa (Latiano 28/9/908 – 13/9/96). Decoratore e restauratore, fu allievo di A. Flora e in seguito, suo collaboratore.

Piano superiore

Sala della caccia e delle armi

Vetrina caccia
Vetrina delle armi
Particolare
Particolare
Cerca-mine militare di costruzione francese
Cappotto di un soldato della Prima Guerra Mondiale con fori di proiettile e macchie di sangue

Vetrina con onorificenze, timbri, medaglie e oggetti vari

La famiglia Ribezzi, tutta composta di benestanti proprietari e professionisti, nel XIX secolo aderisce alla Carboneria e prosegue anche dopo l’Unità d’Italia nell’impegno professionale e culturale ma non in quello politico.

Oggetti rivenienti dalla Mostra “Unità d’Italia”

Il timbro della Carboneria di cui era capo in Latiano il Dott. Carlo Ribezzi, è quello completamente scuro accanto a quello con i triangoli incrociati
Timbro del Comune di Latiano (1600): il toro con tre stelle
Oggetti rivenienti dalla mostra “Unità d’Italia”
Oggetti rivenienti dalla mostra “Unità d’Italia”

Sala delle pergamene

La pergamena è la pelle di animale non conciata, di solito montoni, vitelli, agnelli che nel passato veniva usata come materiale scrittorio pregiato e durevole.

Questa sala ospita la ricca collezione pergamenacea e cartacea, proveniente dai fondi Panzera, De Electis, Ribezzi, (secc. XV – XIX). Alcune di esse sono autografate da Giovanna La Pazza, Carlo III, Vittorio Emanuele III, Umberto II e Mussolini.

Alle pareti troviamo diplomi su pergamena (si noti la forma pressochè uguale) del 1770, 1792 nonchè Lauree in utroque-iure (Giurisprudenza), medicina e filosofia (che all’epoca erano accoppiate).

Atto notarile del Comune di Erchie nel 1582

Disegno in scala di “palmi napolitani”
Diploma di laurea

Lauree utroque-iure presso l’Università di Napoli del 1770 e del 1792
In alto: Laurea in Medicina e Filosofia di Carlo Ribezzi In basso: nomina da parte del Marchese di Mesagne del Giudice di Terra d’Otranto
Toga e tocco di Angelo Ribezzi, Presidente di Sezione della Corte d’Appello di Trani (1830-1907)

Ritratto di Jole Voghera opera del pittore Angelo Landi
Sul pianoforte uno spartito firmato da Puccini e dedicato a Jole Voghera
Pianoforte con esposizione di dediche autografe di Puccini, Dumas, Carducci, D’Annunzio, Michetti, Forzano, Castelnuovo-Tedesco, Petrassi
Abito del XIX sec.

Libretti d’opera
Abito del XX sec.
Il “paggio” era un oggetto metallico che serviva alle signore per alzare il vestito per camminare o danzare senza essere costrette a tenerlo sollevato con la mano

Salone “Benvenuto Ribezzi”

Soffitto con decori a riquadri raffiguranti vedute di Latiano, opera del maestro Enzo Scarafile.

Relazioni astronomiche e astrologiche nella vita di Antonio Laviano (Napoli 22/10/1688 – 1741) duca di Satriano

Nella teca si vedono quaderni e libri fatti interamente a mano dalle nonne  che all’epoca erano studentesse una delle “Marcelline” in Lecce, l’altra del “Sacro Cuore” in Portici (NA). Premi alle studentesse nelle varie discipline ma anche per il comportamento

Ariosa decorata (sec. XIX). Strumento musicale a manovella con mantici che permetteva di suonare i primi dischi metallici traforati rotanti

Abito femminile del XIX sec. e ombrello parasole con manico in avorio
Decreto di nomina a Console firmato da Vittorio Emanuele III e controfirmato da Mussolini
Decreto di conferimento di medaglia di bronzo al Gen. D’Alonzo firmato dal Ministro della guerra Bonomi

Libri e riviste di attività domestiche e ricette
Ricordi di Gabriele d’Annunzio con dediche

Esposizione di strumenti medici

Sala dei libri antichi ed oggetti sacri

Librerie d’epoca contenenti antichi testi 

Collezione di libri antichi della famiglia Ribezzi ma anche rivenienti da donazioni di altre famiglie
Corpus Juris Civilis sec XVI

Abiti femminili del XIX sec.

Oggetti sacri

Statuetta sacra Bambino Gesù (sec. XIX)

S. Giuseppe e Maria in legno attribuiti a Luigi Greco di Ostuni (fine ‘800).
Gesù Bambino, bue e asinello in legno (fine 800)
Statua lapidea di S. Antonio proveniente dal Convento della Cattedrale di Ostuni (sec. XVII?)

Ringraziamenti:

all’amico Mario Carlucci per la collaborazione;

alla sig.ra Vittoria Ribezzi  per averci consentito di fotografare e divulgare l’immenso patrimonio della Fondazione Ribezzi-Petrosillo, raccolto dalla sua famiglia in oltre duecento anni di storia e attività, che rappresenta motivo di vanto e di orgoglio  della nostra terra;

al collaboratore sig. Enzo Camassa che cortesemente ci ha guidato nella visita.

0 commenti

  1. Salve
    Sono Gloria Saccone e sono l’autrice del busto di Leopardi da voi esposto.Purtroppo ho visto che nella vostra descrizione è indicata, erroneamente, come autrice Angela Sacconi, gradirei, se fosse possibile una correzione. Se per voi è necessario posso allegarvi documentazione fotografica per i lavori che feci all’ epoca per il Prof. Nicola Ruggiero.
    Sicura di un vostro fattivo intervento, ringrazio anticipatamente e colgo l’occasione per inviarvi i miei più cordiali saluti
    Gloria Saccone

    1. Gentilissima Signora Gloria Saccone,
      mi scuso per lo spiacevole refuso e La informo di aver provveduto immediatamente ad effettuare la correzione richiesta.
      Nel restare a Sua disposizione colgo l’occasione per porgere i più cordiali saluti.
      Francesco Guadalupi

  2. Salve possiedo uno strumento musicale simile a quello Ariosa (sec. XIX). Strumento musicale a manovella con mantici che permetteva di suonare i primi dischi metallici traforati rotanti di cui alla vs. foto. Vorrei venderlo mio malgrado per necessità economiche , potreste suggerirmi approssimativamente il prezzo da richiedere ad un privato che intende comprare, Vi sarò molto grato per la risposta.
    Cordiali saluti
    Filippo Furnari

    1. Mi spiace ma non so risponderti, potresti provare a girare la richiesta alla sig.ra Ribezzi che è sempre molto disponibile! Valla a trovare a Latiano nella sua casa-museo e sono sicuro che saprà aiutarti!
      Buona serata.
      Francesco Guadalupi

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