Mostra “La Donna, i reperti archeologici e le fonti antiche”

Inaugurazione

L’8 marzo, nella Palazzina Belvedere incastonata nella splendida cornice del nostro rinnovato porto, si è tenuta la prevista inaugurazione della mostra: “La Donna, i reperti archeologici e le fonti antiche” alla presenza dell’Arcivescovo di Brindisi-Ostuni Domenico Caliandro.
E’ stata l’occasione per ripercorrere la vita quotidiana delle donne nell’antichità attraverso la lettura delle fonti storiche e dei reperti archeologici della Collezione Faldetta, strettamente legati al mondo femminile. Preziose Cinquecentine, Giovenale, Marziale, Ovidio, Properzio, Plinio, Valerio Massimo, della Biblioteca Pubblica Arcivescovile “A. De Leo” sono state esposte nelle sale museali.


La D.ssa Anna Cinti prima e la D.ssa Katiuscia di Rocco poi, con la collaborazione dell’archeologa Laura Santovito, hanno condotto un’attenta analisi dell’iconografia femminile degli oggetti antichi e delle fonti latine così è stato possibile notare che l’universo maschile e quello femminile hanno percorso strade parallele, destinate ad ambiti profondamente diversi: da una parte, il fragore della guerra, i sussurri dell’intrigo politico, le trattative per gestire denaro e potere, la pluralità delle voci di poeti, oratori e scrittori, dall’altra la quiete della casa, il mutismo dell’obbedienza, il monotono rumore di fusi e telai e il silenzio dell’ignoranza.
La mostra si protrarrà fino al 20 marzo p.v.

Per la visita guidata a cura della dott.ssa Katiuscia Di Rocco e della dott.ssa Anna Cinti è gradita la prenotazione al numero 0831562800 o tramite email all’indirizzo di posta elettronica: lecolonnearteantica@libero.it

Orario di apertura:

Dal martedì al venerdì: dalle ore 9 alle ore 13 e
dalle ore 15.30 alle ore 19.00;
Sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 13 e
dalle ore 17 alle ore 19
Palazzina del Belvedere – Collezione Archeologica Faldetta
Viale Regina Margherita,11 – Lungomare di Brindisi.

Presentazione

 

Le opere esposte

Panorama dalla Palazzina Belvedere

 Si ringrazia Mario Carlucci che ha collaborato nella ripresa delle foto

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