La statua di Augusto a Brindisi

Il nome

“Nel corso della sua vita, Augusto ebbe modo di mutare più volte il suo nome.

Il nome alla nascita del futuro Augusto era Gaius Octavius, omonimo del padre biologico Gaio Ottavio.

In seguito all’adozione testamentaria da parte di Cesare, il suo nome ufficiale divenne Gaio Giulio Cesare figlio di Gaio.

Il cognomen aggiuntivo, come era di prassi dopo un’adozione, era Octavianus, ma Augusto non l’ha mai utilizzato e i suoi contemporanei lo chiamavano in questo periodo Caesar, anche se altri, tra cui Cicerone, usarono chiamarlo Octavianus.

Nel 42 a.C. dopo la deificazione ufficiale di Cesare, Augusto aggiunse al nome Divi Filius, diventando Gaius Iulius Caesar Divi Filius Imperator (Gaio Giulio Cesare, figlio del Divo, Imperatore).

Cambiò ancora molte volte il nome fino ad assumere al momento della morte, il nome e la titolatura di Imperatore Cesare, figlio del divo, Augusto, Pontefice massimo, 13 volte console, 21 volte imperatore, 37 volte detentore della Tribunicia potestas, Padre della patria”. (1)

Brindisi tra Ottaviano e Antonio

Nell’estate del 40 a.C. Ottaviano e Antonio vennero ad aperte ostilità: Antonio cercò di sbarcare a Brindisi con l’aiuto di Sesto Pompeo, ma la città gli chiuse le porte. I soldati di ambedue le fazioni si rifiutarono di combattere e i triumviri, pertanto, misero da parte le discordie. Con il trattato di Brindisi (Pace Brindisina del 40 a.C.) si venne ad una nuova divisione delle province che si pensò poter assicurare un lungo periodo di pace.” (1)

“Ostili ad Antonio i brindisini si dimostrano ancora nel 37 a.C. tanto che il nuovo incontro fra Antonio ed Ottaviano potè svolgersi solo a Taranto. Nella primavera del 31 a.C. è ancora da Brindisi che Ottaviano salpa con la flotta per il decisivo scontro di Azio; qui è costretto a rientrare per risolvere il problema delle gratifiche sollevato dalle legioni reduci dallo scontro e si trattiene per ventisette giorni.

Tra gli onori a lui riservati nell’occasione dal Senato Romano è l’erezione di un arco trionfale sia a Roma che a Brindisi.” (2)

La statua

Fu forse per la lealtà sempre dimostrata da Brindisi nei confronti di Roma, che, in occasione del bimillenario augusteo del 1937, Bottai governatore della capitale volle regalare alla nostra città una copia della statua di Augusto Imperator rinvenuta nel 1863 nella Villa di Livia, consorte di Augusto, a Prima Porta.

Statua di Augusto Imperator rinvenuta nel 1863

 

Statua di Augusto Imperator a Brindisi (1)

 

Confronto tra le due corazze:

 

  • L’1 maggio 1935, “il podestà Corrado Panico Sarcinella rivolge istanza al capo del Governo perché venga donata alla città di Brindisi, di “millenaria romanità”, una “Carta dell’Impero all’epoca di Traiano” e una statua di Cesare.” (3)
  • Il 21 maggio 1935, da Roma comunicano con un telegramma che “la fonderia Chiurazzi, incaricata della realizzazione della copia in bronzo della statua di Augusto destinata alla città di Brindisi, informa il podestà di avere effettuato la “prima colata” della statua.” (3)
  • Il 13 settembre 1937 “il segretario federale del PNF, Lorenzo Mugnozza, comunica al podestà Panico che il governatore di Roma lo ha informato che la statua in bronzo offerta alla città dal Duce è stata terminata” (3)

Nel 1940 l’Amministrazione cittadina decise di sostituire in Piazza del Popolo, il busto di Giuseppe Garibaldi che ivi dimorava, con la statua di Augusto.

Busto di Garibaldi in Piazza del Popolo
Statua di Augusto in Piazza del Popolo
Piazza del popolo in una immagine successiva

 

° ° ° ° ° ° ° °

Si ringraziano gli amici Cosimo Guercia e Antonio De Carlo del gruppo facebook “Brindisini la mia gente reale” per aver concesso la possibilità di pubblicare le due immagini storiche di Piazza del Popolo

Bibliografia e sitigrafia:

Legenda: allo scopo di non tediare il lettore con la ripetizione delle fonti citate, è stato attribuito un numerino per ogni opera consultata, che si ritroverà al termine della citazione e che consentirà l’esatta attribuzione bibliografica/sitigrafica.”

(1) https://it.wikipedia.org/wiki/Augusto

(2) Carito, Brindisi Nuova Guida. Edizioni Prima 1994

(3) AdS – Brindisi, 1927-1943 da Capoluogo a Capitale, i progetti, le architetture. Ed. Alfeo

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