Il Bassorilievo di Nino De Gennaro del Liceo Palumbo restaurato e restituito alla città

Ad alcuni giorni di distanza dalla cerimonia tenutasi venerdì 17 novembre nell’auditorium del Liceo delle Scienze Umane e Linguistico “E. Palumbo” di Brindisi che ha visto la riconsegna alla città del bassorilievo in bronzo posto sul muro perimetrale dell’Istituto  per lungo tempo imbrattato da graffiti e vandalizzato, Brundarte fotografa l’opera  ritornata al suo attuale splendore.

In un nostro precedente articolo avevamo denunciato  le condizioni di totale degrado in cui era ridotto il bassorilievo in bronzo, opera dell’artista brindisino Nino De Gennaro, e ci eravamo inoltre uniti a professori e studenti nel chiedere a gran voce l’eliminazione di un palo della luce, posto davanti alla scultura, che ne impediva la vista.

Nei mesi successivi poi abbiamo seguito il lavoro di restauro eseguito da studenti del Liceo e da migranti dell’associazione Migrantes nel corso del progetto “Adotta un monumento” promosso dal Comune e dall’Associazione culturale “Le Colonne” di Brindisi. Grazie all’adozione dell’opera, gli allievi hanno potuto prendere coscienza della sua importanza, l’hanno studiata con il loro insegnanti ed esperti, hanno denunciato lo stato di degrado decennale in cui essa versava e ne hanno promosso il restauro per poter consegnare l’opera, riportata alla sua bellezza originaria, alle generazioni future.

Ecco ora le nostre attuali foto  che documentano la definitiva eliminazione del palo della luce e il ritorno dell’opera alla sua originaria bellezza e ritrovata dignità.

Commissionata all’artista locale Nino De Gennaro nel 1971, grazie alla lungimirante legge del 2%, l’opera, raffigurante “Dante, miti e simboli urbani”, narra la storia di una città “Porta d’Oriente” con il suo importante ruolo tra passato e presente, tra cultura classica, le Colonne Romane, e cristiana, la cupola di San Pietro. Il profilo di Dante osserva la scena e ci ammonisce sull’importanza dello studio, della scuola, necessaria a sostenere il riscatto di una società che cambia incessantemente di fronte alle sfide del futuro.

Si ringrazia l’amico Mario Carlucci per la collaborazione

 

 

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