Brindisi. Case INCIS II° Lotto (via Taranto) e III° Lotto (via Cavour)

Nell’intento di fornire agli impiegati civili e militari dello Stato, nelle città capoluogo di provincia, alloggi a condizioni favorevoli, fu istituito, con r.d. 25 ottobre 1924 n. 1944, l’lstituto nazionale per le case degli impiegati dello Stato con sede a Roma e rappresentanze nelle città capoluogo di provincia.

Case INCIS I° Lotto
Il primo intervento dell’INCIS si registrò a Brindisi, con la costruzione del primo lotto di case a piazza S. Teresa, completato nel 1929; e, per non ripetere le cose già dette, invitiamo a leggere il nostro articolo Case INCIS – I° Lotto, che potete vedere QUI

Case INCIS II° Lotto

Ubicazione                      via Indipendenza, via Taranto

Progetto                           1929

Preventivo spesa          Lire 585.390

Impresa                           Ditta Provera Carassi & C. Roma

Durata lavori                 1932-1933

Nel 1932 ebbero inizio i lavori per la costruzione di un secondo lotto di case per impiegati per circa 30 appartamenti al rione Pietà, su di un’area di mq. 1883, ceduta dal Comune all’INCIS a condizioni vantaggiose proprio per incoraggiare qualsiasi iniziativa diretta a colmare la carenza di alloggi. Nel progetto il prospetto (che non è esattamente coincidente con quello oggi visibile) mostra un fabbricato di notevoli proporzioni a tre piani che si estende in lunghezza bilanciando in tal modo l’altezza del fabbricato. Esso si compone di un alternarsi di corpi lievemente avanzati decorati al primo ordine con più fasce di bugnato levigato, e di corpi lievemente arretrati con un parametro murario liscio. L’edificio complessivamente non mostra ancora segni evidenti di rinnovamento del linguaggio architettonico in senso razionalista, ma appare una sintesi del classicismo tipico del Novecento architettonico nella composizione monumentale della facciata e dello stile 1925 (*) nella decorazione geometrizzante delle cornici decò delle finestre.

 

Case INCIS III° Lotto

Ubicazione                        via Cavour, via Cirillo, via Indipendenza

Progetto                             30 giugno 1939

Preventivo spesa             Lire 740.000

Impresa                              ing. Giovanni Pati, BR   

Direzione                           ing. Rocco Manzo   

Durata lavori                    1 gen. 1940 – 6 set. 1943

Costo finale                       Lire 2.119.000

Negli anni successivi la sede centrale dell’INCIS individuò, con la collaborazione dei tecnici del Genio civile di Brindisi, altre aree al centro della città ed al Casale su cui costruire altri tre lotti di case. E’ del 1939 il progetto del terzo lotto, che prevedeva la costruzione di alloggi per i militari della R. Aereonautica su di un suolo compreso tra le vie Cavour, Cirillo e Indipendenza. L’edificio, piuttosto massiccio e compatto nella forma, risente del gusto razionalista nella sobrietà delle forme prive di decorazioni. Esso si compone di un piano cantinato, un piano rialzato, un primo e un secondo piano, dove trovano posto alloggi di sei, quattro e due vani completi di cucina e servizi igienici interni. La pianta dell’edificio ha un andamento planimetrico assimilabile alle direttive dell’architettura fascista (forme massicce, squadrate e imponenti).
L’edificio subì i danni provocati dall’incursione aerea dell’8 novembre 1942; fu requisito il 12 settembre 1943 dalle autorità militari divenendo sede del Comando supremo italiano.

Note:

(*) déco (arts déco) Termine usato per designare lo stile diffuso in Europa e negli Stati Uniti dagli anni 1920, caratterizzato da forme classiche e misurate, di gusto modernista, geometrico e prezioso. Giunto a grande diffusione con la Exposition internationale des arts décoratifs et industriels modernes, tenuta a Parigi nel 1925, e perciò detto anche Stile 1925, il d. si affiancò alle ricerche razionaliste, che si sarebbero affermate poi nel secondo dopoguerra.

 

Abstract dal libro: Brindisi 1927-1943 da capoluogo a capitale, i progetti, le architetture; Mostra documentaria a cura di AdS – Brindisi e Ordine degli architetti della provincia di Brindisi. Ed. Alfeo 1994 (pp. 244-6)

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