Brindisi nelle opere del British Museum di Londra

La pubblicità dell’archivio online del British Museum di Londra diceva: è possibile immergersi in due milioni di anni di storia. E perchè non cercare anche la voce “Brindisi” tra gli oggetti della loro collezione (4.000.000 circa)? Così abbiamo fatto ed ecco quello che abbiamo trovato.

Il filosofo

Ed ecco questo magnifico bronzo raffigurante un filosofo non identificato, seduto e con la mano a reggergli il mento. Il catalogo lo data tra il 300 e il 200 a.C. e afferma trattarsi di una copia romana di un originale ellenistico. La statua è alta 50,8 cm, pesa 11,7 Kg ed è stata ritrovata all’ingresso del porto di Brindisi. Il nostro porto!

La registrazione nelle proprietà del Museo risale al 1865, quando l’allora direttore Sir Charles Thomas Newton lo acquistò da Alessandro Castellani, antiquario e collezionista d’arte appartenente alla famosa dinastia romana di orafi e antiquari «Castellani».

L’opera non è attualmente esposta, ma leggiamo che dal 2008 al 2014 ha viaggiato molto, venendo esibita in mostre riguardanti l’arte nell’antica Grecia a Shangai, Hong Kong, Seul, Alicante, Taipei, Kobe, Mexico City, Portland e Dallas. Quindi perchè non sognare che possa un giorno tornare a casa, anche solo per una visita?

 

Foto del restauro

Dal cartello esposto all’interno del Museo Archeologico Provinciale “A. Ribezzo” di Brindisi

Questo tipo statuario è tramandato da sculture di modeste dimensioni, prodotte nel periodo romano prendendo come modello un originale greco, oggi perduto, realizzato in età ellenistica.
Fra le repliche pervenute, la statuetta da Brindisi è l’unico esemplare provvisto di testa. L’esistenza di numerose copie della stessa statua suggerisce che il personaggio rappresentato fosse famoso: potrebbe trattarsi di Cleante di Assos, annoverato nel III secolo a.C. fra i principali esponenti della Stoà di Atene.

Ritratto di Napoleone e rappresentazione topografica di Brindisi (1805 – 1850) 

In foto una litografia della scuola del Muneret, ritrattista e paesaggista francese, datata tra il 1805 e il 1850 e raffigurante un ovale con il ritratto dell’Imperatone Napoleone, a mezzo busto, in uniforme militare. Sotto un trofeo che mostra un cappello bicorne, una spada e alcuni rametti di alloro. Incredibilmente sul retro ecco apparire uno schizzo a matita del porto di Brindisi. Osservando il disegno si nota la mancanza dell’Albergo Internazionale, costruito soltanto nel 1869, rendendo visibile la collina di Levante. Si  tratta quindi di una preziosa e inedita testimonianza della nostra Brindisi di inizio Ottocento.

Il museo ha acquisito l’incisione nel 1901 come eredità di Henry Spencer Ashbee.

Walters, H B, Catalogue of the Bronzes in the British Museum. Greek, Roman & Etruscan., I-II, London, BMP, 1899

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