Paradisi Perduti 8 – Brindisi, la spiaggia di Materdomini

Ieri
Brindisireport, dicembre 2014 – “Una spiaggia da sogno per i brindisini”. Il progetto di restyling di cala Materdomini (ex spiaggia della Marina) è stato presentato stamani dal sindaco di Brindisi, Mimmo Consales e dall’assessore comunale all’urbanistica, Pasquale Luperti.
L’intervento riguarda l’area compresa fra le macerie dell’ex locale notturno Estoril e lido “Spiaggia del sole”, lungo il prolungamento di via Materdomini. Un terreno di circa un ettaro, passato nel 2014 nella sfera patrimoniale del Comune grazie a un accordo con la Marina Militare e l’agenzia del demanio, verrà messo a disposizione dei cittadini, che non dovranno spendere un solo euro per tuffarsi in uno degli specchi d’acqua più suggestivi della litoranea a nord del capoluogo (nelle nostre foto la spiaggia prima della demolizione).

Oggi
Ci sono solo macerie. Non sappiamo se la città di Brindisi riuscirà mai ad uscire dai labirinti della burocrazia, ma fatta la caratterizzazione e la classificazione mineralogica, si dovranno pur sempre realizzare le lavorazioni relative ai camminamenti, agli impianti (elettrici, fognari, idrici, videosorveglianza, pubblica illuminazione), la posa in opera dei box in legno per attività di ristoro, servizi (wc e docce), piattaforma galleggiante (solarium), la realizzazione della staccionata in legno per la recinzione dell’area e delle aree a verde. Tutte cose che potranno essere effettuate solo dopo l’avvenuto ripascimento dell’arenile che richiede l’impiego di mezzi pesanti. E, solo quando tutti i lavori saranno terminati, il Comune potrà finalmente bandire una gara per la gestione del bar e del punto ristoro, che saranno le uniche due strutture gestite privatamente.
Scrivono i giornali:
BrindisiOggi, marzo 2019 – “È ancora tutto fermo. Il cantiere è bloccato, un’altra estate sta arrivando. E forse anche per questa stagione la spiaggia di Materdomini non sarà pronta. I lavori su quella che dovrà essere la prima spiaggia attrezzata pubblica di Brindisi sono fermi dal 20 luglio scorso. La ditta Carparelli costruzioni, che ha vinto l’appalto per quasi 1milione e 300mila euro, ha dovuto fermare le opere in attesa della risposta del ministero dell’Ambiente sul piano di caratterizzazione dell’area e sulla compatibilità della sabbia che si intende utilizzare per il ripascimento della spiaggia.” “..il primo progetto della spiaggia di Cala Materdomini è stato presentato nel 2014, cinque anni di rinvii, ricorsi e attese di risposte. Cala Materdomini rientra nella zona SIN (sito d’interesse nazionale) quindi soggetta a vincoli di caratterizzazione. Secondo la vecchia mappatura, che ha incluso nell’area SIN gran parte del territorio della città di Brindisi sino a Punta Penna, l’area sottostante potrebbe essere inquinata ed è per questo che è soggetta a particolari operazioni.”
Purtroppo, iI parere dell’ARPA è arrivato dopo molti mesi e tanti solleciti; quello del Ministero (ISPRA Ambiente) non è mai arrivato e il Comune ha preso l’iniziativa di procedere comunque, interpretando il silenzio come un assenso.
Una serie infinita di intoppi burocratici a ripetizione. Ci si è impantanati nelle lentezze della burocrazia e nei vincoli dell’Ispra che, si è fatta viva solo per richiedere anche i carotaggi in mare (Operazione di prelevamento di campioni di roccia – detti carote – dal sottosuolo ndr).
Il tutto gravato dall’incognita erosione provocata dalle mareggiate, per la quale sono stati posizionati dei massi ai piedi della falesia; ma si tratta degli stessi interventi effettuati per le altre spiagge libere del litorale nord dove allo stato attuale non ci sono stati grossi risultati.

Domani
Insomma, se miracolosamente si dovesse riuscire a superare questa situazione kafkiana, e tutto dovesse andare secondo previsioni, il progetto per cala Materdomini consegnerebbe ai brindisini una spiaggia libera con un chiosco, docce, servizi igienici e passerelle di legno. Speriamo che tutto non rimanga un sogno e ci si debba un giorno svegliare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *