“La Rosetta” – locanda del tempo che fu

Con i cellulari oggi abbiamo tutti la possibilità di trasmettere in “tempo reale” informazioni, email, notizie e immagini.
Ma, in tempi neanche troppo lontani da noi, il mezzo più diffuso per i collegamenti, i trasporti, il commercio e il servizio postale, era il cavallo.
I “viaggi” duravano spesso diversi giorni, ed era necessario, per il cavallo e il cavaliere o vetturino che lo guidava, fermarsi a ristorarsi e riposare.
Qui,entravano in gioco le locande, modesti locali che offrivano l’opportunità dei pasti e dell’alloggio. Ma, non solo, perchè gli eventuali viaggiatori trovavano anche, in quelle più attrezzate, falegnami per riparare i carri e maniscalchi per ferrare le bestie.
A Brindisi, la locanda ai piedi di via San Dionisio, era ai suoi tempi, la più importante, e, continuò a funzionare per molto tempo ancora, anche dopo che i carretti avevano lasciato il posto alle automobili, e il nome si era trasformato in Hotel “La Rosetta”, che qui vediamo in una immagine della fototeca Briamo presso Biblioteca Pubblica Arcivescovile “A. De Leo”, del 1967. Infine, oggi, è diventato il prestigioso Hotel Executive, albergo a 4 stelle, anch’esso immortalato nella nostra foto.
Ma, per amore della nostra storia, è bene ricordare che, quando era ancora locanda, qui trovavano alloggio commercianti greci e albanesi, e, anche chi veniva dalla provincia a vendere i propri prodotti. Gli ospiti della “Locanda sobbra a San Giunìsi”, come si diceva nel nostro dialetto, trovavano anche una sotto-locanda per ospitare gli animali mentre i padroni, al piano di sopra, riposavano su giacigli di paglia.
In un’epoca in cui le informazioni erano scarse, la locanda, luogo di transito di persone delle più varie estrazioni per svariate destinazioni, finiva per avere un ruolo centrale nello scambio di idee, notizie e modi di vivere, che tornavano molto utili ai frequentatori di quel tempo. E, la nostra città, diventava un nodo centrale e multiculturale nel percorso internazionale che collegava Londra a Bombay comunemente noto come Valigia delle Indie.
(da Senzacolonne del 4 dicembre 1998)

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