Palazzo Tarchioni

Al termine di via Lata, dopo aver superato un palazzo di gusto formale classico, troviamo in via Mattonelle 58, il bel Palazzo Tarchioni.
Realizzato nel 1914, nello stile eclettico di inizio secolo, misto di decorativismo liberty e gusto decò tipico dell’epoca, che si ritrova in molti altri edifici della zona centro della città.
Ne era proprietario l’ing. Telesforo Tarchioni (1871-1954), ingegnere capo dell’Ufficio Tecnico dell’Amministrazione Provinciale prima di Lecce e poi di Brindisi quando diventò capoluogo di provincia nel 1927. Nato a Noceto il 9 aprile 1871 e, ad appena 21 anni laureato in ingegneria civile a Bologna.
“Dopo avere inizialmente operato in Parma, progettando il ponte Umberto I, si era trasferito in Sardegna ove era stato responsabile dei restauri alla Cattedrale di Iglesias, delle grandi bonifiche di contrada Musci e del progetto dell’acquedotto di Siliqua.” (G. Carito) In Brindisi, nell’ambito dell’edilizia pubblica, aveva legato il suo nome alla realizzazione delle Scuole Elem. Perasso e San Lorenzo, al Palazzo delle Poste e Tel. e all’Istituto di Igiene sociale in via Taranto. Innumerevoli furono i progetti nell’ambito dell’edilizia privata, prevalentemente nella zona Centro e in contrada Casale. Suo il progetto di sopraelevazione di Palazzo T. Titi in corso Garibaldi, del 27 marzo 1922.
Bibliografia: G. Carito. Brindisi Nuova Guida; Archivio di Stato e Ordine degli Architetti di Brindisi, Brindisi 1927-1943 da Capoluogo a Capitale…

 

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