Cripta di San Biagio – restauri 2022

Dopo ben 9 anni dalla nostra prima visita alla Cripta di San Biagio  vi siamo ritornati per ammirare e fotografare i lavori di restauro degli affreschi finalmente completati. Riandando all’articolo che scrivemmo nel 2013 – a QUESTO LINK – sarà possibile per i nostri lettori fare un interessante confronto prima/dopo lavori, scoprendo con noi tutte le novità che il restauro ha riservato,  e leggere la storia completa del santuario e dei suoi incantevoli affreschi.

Ingresso del Santuario

Volendo dedicarci qui principalmente al restauro, brevemente riportiamo che la Cripta di San Biagio si trova al centro di un insediamento rupestre risalente al XII secolo, sorto lungo le pareti rocciose dell’avvallamento creato dal corso del Canale Reale, a poca distanza dalla masseria Jannuzzo, nel territorio comunale di Brindisi, a circa 11 km a ovest dal capoluogo in direzione di San Vito dei Normanni; a quest’ultimo comune è affidata la gestione del monumento. La Cripta costituiva il fulcro di un vero e proprio villaggio realizzato nelle grotte, probabilmente scavate già a partire dal IV secolo d. C., nel quale si era insediata una comunità di monaci italo-bizantini che qui vivevano e svolgevano le funzioni religiose. Ai lati della cripta sono scavate due grotte: la più grande, di forma semicircolare, era probabilmente destinata ad usi comuni (refettorio, dormitorio e luogo di riunione) e l’altra più piccola, probabilmente era adibita ad abitazione di un eremita o di un custode.


Siamo davanti ad uno dei pochi esempi di chiesa rupestre decorata con scene cristologiche: il ciclo di affreschi in stile bizantino, datato 8 ottobre 1196, fu eseguito dal pittore Daniele, e rappresenta un unicuum in Puglia per la bellezza e lo stato di conservazione delle immagini.

Scrive  Marialuisa Semeraro Herrmann nel suo “Il Santuario rupestre di San Biagio a San Vito dei Normanni”, Schena Editore 1982:

“Il visitatore che arriva per la prima volta in questa zona, resta colpito dallo stato originario della campagna e della solitudine, che quivi regna. Lo stupore è ancora più grande quando entrando nel santuario, si vede circondato da una serie di pitture che ricoprono completamente pareti e volta della parte adiacente all’entrata.

Non tarda ad accorgersi che si trova davanti ad un ciclo pittorico di grande bellezza e di straordinaria fattura, in uno stato di conservazione abbastanza insolita per le cappelle rupestri della zona. La raffinata esecuzione delle pitture murali appare in contrasto con l’estrema semplicità dell’architettura,..In sostanza, la parte decorata del Naos è rimasta intatta sin da quando era cessata in sito, probabilmente all’inizio del XIII secolo, la celebrazione del culto greco, con la definitiva scomparsa dei monaci che abitavano l’insediamento.”

LAVORI PER IL RECUPERO E LA VALORIZZAZIONE DELLA CRIPTA RUPESTRE DI SAN BIAGIO

L’opera è stata finanziata dalla Regione Puglia con i fondi di cui all’APQ 2007/2013 “Beni e attività culturali” per il recupero, restauro e valorizzazione di insediamenti rupestri. Nell’ottobre 2015 si è proceduto all’affidamento dell’incarico tecnico della progettazione definitiva-esecutiva e alla nomina della Direzione dei Lavori e del Coordinatore della Sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione ai seguenti professionisti:

Arch. Maria Rosaria Cipparrone: progettista e Direzione Lavori
Ing. Mario Cotrino: progettazione impianti e coordinamento della sicurezza

Approvazione progetto esecutivo con Delibera Giunta Comunale del 19/11/2015.
Appalto lavori con contratto del 12.07.2017.
Avvio del cantiere il 15.06.2017.

Nel 2018 veniva predisposta una variante per realizzare principalmente una nuova macchina finalizzata alla climatizzazione necessaria per la conservazione degli affreschi presenti nella cripta. La Ditta esecutrice dei lavori è stata ATI Caramella srl di Altamura (BA)
Il restauro degli affreschi invece è stata opera della restauratrice dott.ssa Federica Lombardo, impresa individuale di fiducia dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro di Roma.

I lavori sono terminati nel mese di giugno 2020 e la cripta è stata riaperta al pubblico dall’attuale amministrazione nel mese di luglio 2021. Da allora al Santuario sono giunte diverse centinaia di visitatori, tra i quali molti stranieri. Per prenotare una visita si può telefonare all’Ufficio Cultura/Biblioteca di san Vito dei Normanni (0831 951368).

Brundarte ringrazia l’Assessore Avv. Antonio Santoro del Comune di San Vito dei N.nni per aver consentito la visita della Cripta e per aver fornito dettagliata ricostruzione dei restauri effettuati. Come Brundarte, mettiamo quindi a disposizione del Comune di S. Vito dei Normanni, l’intero corredo fotografico.

Ma entriamo ora nel Santuario ed ammiriamo gli affreschi nella loro nuova luce.

Il ciclo pittorico
Sul soffitto completamente affrescato: al centro Dio Padre, racchiuso in un tondo purpureo stellato. Ai lati sono disposti i quattro simboli degli evangelisti, affiancati da due cherubini e dai profeti Ezechiele e Daniele. Nei quattro riquadri, secondo il Nuovo Testamento: l’Annunciazione, la Fuga in Egitto, la Presentazione al Tempio e l’Entrata in Gerusalemme. Sulla parete sud, i santi Stefano e Silvestro, con la Natività.
Su quella ad ovest, i santi Giorgio, Demetrio e Nicola; e, immagini della vita di San Biagio. A nord, I santi Giovanni e Andrea.

Naos con decorazioni parietali

La profezia dell’avvento

Sul soffitto completamente affrescato il racconto ciclico si apre con una rappresentazione orizzontale che colloca al centro l’Antico dei Giorni (Dio Padre), racchiuso in un tondo purpureo stellato. Ai lati sono disposti i quattro simboli degli evangelisti, affiancati da due cherubini e dai profeti Ezechiele e Daniele. Nei quattro riquadri, secondo il Nuovo Testamento: l’Annunciazione, la Fuga in Egitto, la Presentazione al Tempio e l’Entrata in Gerusalemme.

 

L’Antico dei giorni (Dio Padre)

L’Annunciazione

Fuga in Egitto (particolare di S. Giacomo a sin.)

Presentazione al Tempio (Giuseppe con la gabbia delle tortore, Maria, Gesù Bambino, Simeone e Hanna intorno all’altare)

Entrata di Cristo a Gerusalemme

Parete sinistra con immagine della Natività e i Santi Stefano e Silvestro

Natività

Santo Stefano e San Silvestro

Parete affrescata con le figure dei Santi Giorgio, Demetrio e Nicola, e immagini della vita di S. Biagio

I Santi Guerrieri Giorgio e Demetrio con San Nicola

San Biagio. Scene della vita del Santo

Parete nord 

I Santi Giovanni e Andrea

Sulla parete settentrionale immagini scoperte dopo il restauro, ancora senza attribuzione

 

San Biagio, abside con protesi e affreschi del XVIII sec. 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alcuni scatti accanto al santuario

Canale Reale visto dal Cenobio

Masseria Jannuzzo

Cella dell’Igumeno

Cenobio

3 commenti

  1. Contentissima del restauro….meravigliosa…nel lontano 1972 presentai all’università di Lecce per il mio esame di Paleografia dell’Italia antica una tesina sul sito della cripta di San Biagio …noto con piacere che sono stati restaurati meravigliosamente. .complimenti

    1. Grazie, gireremo i tuoi complimenti alle restauratrici che si sono messe in contatto con noi. Ne saranno contente. Buona giornata

  2. Grazie per la visita fantastica il 20 settembre 2022 grande merito della guida preparatissima e appassionata di Cosimo Galasso

Rispondi a Brundarte Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *