Percorrendo in salita la via Montenegro, proprio nel punto in cui si immette sopra la piazza del Duomo ci appare, quasi come in una visione, un mondo scomparso ormai da molti secoli: un alto colonnato, un muro con arco a tutto sesto, un elegante edificio ricoperto di coppi; il tutto coronato dal verde di alberi e piante.
Riteniamo di non sbagliare dicendo che dovrebbe trattarsi della parte esterna di Palazzo Balsamo, di cui è nota l’omonima Loggia (sec. XIV).
Ci informa A. Del Sordo nel suo libro Toponomastica Brindisina che:
“Nel novembre del 1900, l’antica denominazione “Largo Duomo”, che dal maggior tempio cittadino traeva origine, fu sostituita, per deliberazione comunale (..) con ‘Piazza Antonio Balsamo‘. Per ricordare il benemerito Sindaco di Brindisi (A. Balsamo era stato sindaco dal 5.11.1861 al 21.1.1869).”
Nel 1920, però, la giunta comunale provvide a restituire alla piazza il suo nome naturale.
Tornando al “nostro” Palazzo, è G. Carito (Brindisi Nuova Guida) a confermarci che dopo l’acquisto della Loggia dalla famiglia dei Della Ragione, la famiglia Balsamo fece ulteriori ampliamenti e, tra le altre cose, nel 1823 acquistò da M. De Dominicis “un giardinetto murato che confinava per scirocco coll’ortale della casa di Balsamo e con quello della casa di esso De Dominicis, per levante colla strada pubblica detta Pendino Montenegro, per tramontana e Ponente con gli ortali di altre case di esso De Dominicis”.