Su questa casa non siamo riusciti a trovare molte notizie. L’unico appunto che la riguarda è un passo su Brindisi Nuova Guida, cap. Le dimore e le famiglie p. 236, in cui l’edificio viene così descritto lasciando poco margine all’errore:
“sopra la via Lata a fronte il palazzo di Tucci” che, sul finire del XVIII secolo sarebbe stato dei De Dominicis, e di cui sono tuttavia visibili notevoli persistenze, in particolare l’accesso, su via Madonna della Scala, già “strettola di li signori Tucci, che si va alla Madonna della Scala”.
Dalla Cronaca dei Sindaci del 1795 di R.Jurlaro, apprendiamo alcune succose notizie su questa famiglia che apparteneva al “primo ceto” ossia quello dei nobili patrizi.
- Filippo De Dominicis sindaco nobile, risulta attestato in carica il 23 ottobre 1789 e il 4 giugno 1790, date in cui firmò le ricevute al capitolo della Cattedrale per la tassa del tabacco
- Il 28 gennaio 1814 il consiglio dei decurioni nominò Michele de’ Dominicis componente la commissione per “lo sterminio dei bruchi” che infestavano le campagne dell’agro di Brindisi
- Il 19 maggio 1817 fu stipulata la convenzione tra alcuni cittadini di Brindisi e il medico Francesco Greco di Ostuni per tre anni di condotta assistenziale.
All’epoca non esisteva l’assistenza sanitaria pubblica ed un gruppo di facoltosi cittadini brindisini stipulò una convenzione con un medico di Ostuni per ottenere assistenza medica per sè e per le proprie famiglie pagando una determinata somma annua, a condizione che il medico si stabilisse nel comune di Brindisi sin dal primo giorno di lavoro.
Tra le curiose condizioni stabilite anche quella di concedere “uscite fuori del comune semprechè però qualcuno de’ sottosegnati non avesse bisogno per sè, e per la sua famiglia. Che la durata di ciascuna uscita non debba eccedere li giorni tre.”
La famiglia di Michele de Dominicis pagò per i primi 7 mesi la somma di 20 ducati.
