Nel piano regolatore del 1935 il fascismo programmò l’espansione della città disciplinando la costruzione dei rioni fuori le mura e del rione sulla sponda occidentale del Seno di Levante (Casale).
Furono spostati i pescatori dell’antico rione delle “Sciabiche”, che fu completamente abbattuto per creare una grande piazza ed una viabilità a scorrimento veloce.
Nasceva piazza S. Teresa con una grande fontana lungo la nuova viabilità “veloce” e delle scalinate con belvedere, degradanti verso la banchina e verso il mare, che conferivano al lungomare una nuova e più spettacolare prospettiva.
La Fontana in marmo verde, completata nel 1940, reca ancora sulla sommità gli stemmi della città e della provincia inframmezzati dall’aquila imperiale romana.
Al di sotto, una epigrafe dedicatoria in latino, al Duce e a Vitt. Emanuele III.
(abstract: D. Caiulo, Storia e progetto della riqualificazione urbana; Wikipedia)