La colonna dell’Osanna e il nuovo piazzale di Tuturano

Chiamata dalla gente del luogo anche “Sannai” o “La culonna ti lu sannai”, l’Osanna è un monumento storico di Tuturano.

Oggi è collocata sul piazzale all’esterno del nuovo Centro Polifunzionale Giovanile ma, nel corso della sua storia secolare, ha cambiato numerose ubicazioni.

Inizialmente infatti si trovava presso la Chiesa Madonna del Giardino e, successivamente, fu spostata in Via Vittorio Emanuele, all’ingresso attuale della frazione brindisina. Provenendo da Brindisi, l’Osanna la si incontra oggi sulla sinistra, all’incrocio tra l’attuale capolinea dei bus urbani e Via Vittorio Emanuele, ma, fino a poco tempo fa, si trovava qualche decina di metri più avanti.

Colonna dell’Osanna in via V. Emanuele

La colonna dell’Osanna è un simbolo identitario della piccola frazione di Tuturano, memore di un lontano passato, probabilmente greco.

Molti fanno risalire la sua origine  addirittura a culti precristiani presenti in zona. Essi richiamerebbero secondo alcuni storici, i rituali di fertilità della terra, pur praticati nelle nostre zone rurali ancora in età tardo-romana IV-VI secolo d.C. In effetti secondo molti le Osanna non sarebbero che “Menhir” cristianizzati, antiche eco di un passato pagano.

Osanna o Sannai

Tuturano fu infatti, da tempi immemorabili, abitato da genti greco-albanesi che praticavano il culto cristiano greco-ortodosso. Ancora nel Medioevo, la zona di Brindisi era soggetta all’influsso greco così come lo era stata in epoca romana. Tuturano è uno dei pochi toponimi messapico-romani rimasti in Puglia, e deriverebbe dal messapico “Taotor” che vuol dire “guardiano”, “protettore”.

I “Tutorii” infatti erano una ricca famiglia di Delo, in Grecia, che i romani resero “porto franco” e da cui importavano a Roma e nelle zone dell’Impero, numerosissimi schiavi. Il porto diventò famoso per questa sua attività.

Ancora oggi l’Osanna ha una forte valenza per le persone del paese che, come nei secoli passati, nel giorno della “Domenica delle Palme” ivi si recano a benedire i ramoscelli di ulivo, simbolo dell’ingresso del Cristo a Gerusalemme e preludio alla sua morte e Resurrezione.

Ramoscelli d’olivo sull’Osanna

Chi volesse approfondire la storia dell’Osanna può leggere QUI  l’interessante studio di Federico Sanapo, appassionato di storia di Tuturano e laureando in Archeologia presso l’Università degli Studi di Bari.

Proprio alle spalle dell’Osanna, troviamo il nuovo Centro Polifunzionale Giovanile, ove all’esterno è situata la statua in pietra di San Pio benedicente che la popolazione  di Tuturano ha fortemente voluto a dimostrazione della devozione al santo.

Statua di San Pio benedicente

Il Centro sebbene terminato da diverso tempo e qualche volta anche utilizzato per manifestazioni pubbliche, attende  ancora la sua apertura ufficiale e definitiva visto che l’amministrazione comunale non ha ancora provveduto ad indire la gara per l’affidamento della gestione.

Nel frattempo i locali del  centro oggi risultano spogliati degli arredi e in stato di totale abbandono, posti alla mercè dei vandali che spesse volte hanno già divelto l’illuminazione delle aiuole.

E’ doloroso rilevare come un simile comportamento metta a rischio non solo l’esistenza del centro giovanile, ma anche dei monumenti presenti che oggi si trovano in una sorta di “terra di nessuno” con tutti i rischi che ne possono derivare. Si auspica, quindi,  che il centro venga al più presto rimesso in funzione e nel frattempo sia attivata una sorveglianza sulle strutture, in modo da offrire un servizio alla comunità e la più completa tutela del patrimonio.

Nuovo Centro Polifunzionale Giovanile

Si ringrazia l’amico Mario Carlucci per la collaborazione e Federico Sanapo per il prezioso contributo.

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