Personale di Carmelo Conte a Francavilla Fontana

Brundarte  presenta la mostra “I Riti della Settimana Santa e la Voce degli Ulivi” del maestro Carmelo Conte che si sta svolgendo  dal 12 al 25 aprile 2019 nel Castello degli Imperiali a Francavilla Fontana.  In merito alla Mostra il Sindaco di Francavilla F. A. Denuzzo e l’assessore alla cultura M. Angelotti hanno dichiarato:

Siamo felici di poter accogliere al Castello Imperiali la mostra  del maestro Carmelo Conte (*).

Le opere custodiscono il senso di un momento importante per la nostra città e trasmettono il valore autentico che ogni anno spinge centinaia di francavillesi a intraprendere il cammino penitenziale.

In particolare il “cammino penitenziale” viene espresso dai “Pappamusci“,  coppie di confratelli della Congregazione del Carmine, che, dalle prime ore pomeridiane del giovedì santo, per tutta la notte, fino al tramonto del venerdì santo, attraversano il paese scalzi,  visitando tutte le chiese cittadine e pregando davanti ai sepolcri, dove riposa il Cristo morto.

I riti della settimana santa di Francavilla Fontana rappresentano uno degli eventi più importanti e rinomati che si svolgono nell’intera area jonico-salentina durante il periodo pasquale.

Non si può tralasciare che la presenza dei “Pappamusci“, legata alle antiche origini delle Confraternite,  rappresenta uno degli elementi di particolarità che rendono importante la manifestazione.Ma, chi sono i Pappamusci? Sono vestiti con una veste bianca semplice o ricamata. Alla cintura hanno il cingolo, simbolo del sacrificio; sul petto lo scapolare, l’abitino color marrone, segno dell’appartenenza alla Confraternita e privilegio, anzi “Decor Carmeli”, proprio del Carmine. C’è anche il cappello, ad indicare il rispetto e l’ossequio del pellegrino. Infine si caratterizzano per la presenza del cappuccio, che nasconde il volto, e per il bordone, il bastone dei pellegrini.

Il maestro Conte ha voluto fondere questa particolarità con l’amore per la terra e gli olivi che da sempre hanno dato ispirazione alla sua arte, collocando in alcune sue opere scultoree e di pittura questi penitenti incappucciati e scalzi che caratterizzano la città di Francavilla e interpretando quel che dicevano il Sindaco e l’Assessore in precedenza, trasmettono il valore più autenticamente religioso dell’identità cittadina.

I Riti della Settimana Santa e la Voce degli Ulivi – Misteri scolpiti (Mons. Alfonso Bentivoglio)

Il Maestro, Gesù, l’aveva proclamato con autorevolezza: “Se il chicco di grano, caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore produce molto frutto”.
Gesù parlava di sé stesso: quel chicco è lui. Ma lui è l’icona dell’uomo, come ebbe a dire Pilato mostrandolo alla folla inferocita: “Ecce homo!” Ecco l’uomo!
Nel chicco di grano che cade nel solco vi è il racconto della vita di ogni uomo.
Questa personale di scultura e pittura dell’artista Carmelo Conte, racconta il percorso di ogni uomo, attraverso le espressioni dei Misteri della Settimana Santa in Francavilla.

L’Addolorata con il Cristo sul petto, gli incappucciati: pappamusci e crociferi, visitati con lo stupore ed il pudore dell’artista esprimono il rispetto dell’intimo della persona alla ricerca di purificazione e della propria libertà interiore.

Nella serenità drammatica dei volti e delle movenze dei personaggi, dipinti o scolpiti, si legge l’appropriazione e la consapevolezza del ruolo accolto e svolto dai protagonisti che ruotano attorno al dramma dell’uomo-Dio. La sofferenza composta dei volti e dell’intero corpo dei personaggi della passione comunicano l’offerta che ognuno di essi compie del proprio essere perché l’intero creato ritrovi la sua armonia sprecata con la ribellione del peccato.
Emblema della crescita è il sacro albero dell’ulivo che nel sofferto avanzare degli anni, tra rami contorti e tronchi che comprimono le radici emergenti, si ricompone nell’armonia dell’insieme.
La terracotta, il bronzo, il legno e i colori sulla tela, nel cuore e nelle mani di Carmelo Conte, prendono vita perché l’artista gli ha trasmesso la propria anima.

Dobbiamo un infinito grazie all’artista sempre poliedrico e nuovo, perché ci ha trasmesso la bellezza e la sacralità della vita e la dimensione di ottimismo sofferto che prelude al trionfo della vita sulla morte, dell’amore sull’egoismo che alcuni uomini si ostinano ad alimentare costruendo barriere di ogni genere.
Ogni artista nelle sue opere comunica sé stesso, i suoi valori, il suo mondo, i suoi desideri. Conte ci ha invitati ad entrare in un nuovo umanesimo. Francavilla ha bisogno di eventi culturali di questo genere per sviluppare un nuovo umanesimo che partendo dal mistero dell’uomo-Dio l’aiuti a crescere.
Si tratta dell’umanesimo integrale auspicato da alcuni filosofi dello scorso secolo, citando soltanto J. Maritain ed Emmanuel Mounier. Un pensiero forte può suscitare entusiasmi ed aiutare a riprendere il cammino di civiltà.
La personale di Carmelo Conte ha offerto un pensiero forte ed ha contribuito a far crescere culturalmente questa nostra bella Città.
Non finiremo mai di ringraziarlo e di spingerlo verso nuovi traguardi dell’anima!

Le sculture

I Dipinti (selezione)

(*) Vita e opere dell’artista

Carmelo Conte è nato a Latiano (BR ) il 9 luglio 1946 dove vive ed opera.
Dopo i primi anni di studio presso lo Scuola d’Arte di Grottoglie, continua il suo percorso di autodidatta seguendo il suo naturale talento.
La sua attività artistica cominciò nel 1967 e, partendo dalla civiltà contadina, giunge nel tempo a sviluppare temi di ampio respiro, alternando pittura e scultura. Realizza numerose mostre in molte città d’Italia, tra le quali: Firenze, Mestre, Milano, Ferrara, Padova , Torino, Pordenone, Verona, Lecce, Taranto, Brindisi, Legnano, e anche all’estero, riscuotendo giudizi sempre positivi dai critici più qualificati.
Famose le sue opere monumentali : “Al Carabiniere ” a Francavilla Fontana , alle “Vittime del caporalato” a Oria, al “Milite Ignoto” a Torre S. Susanna, allo “Sbandieratore” a Carovigno e ancora il monumento, sito in Francia, dedicato agli aviatori del S.A.R. deceduti in un incidente di volo nel 2008.
È nell’arte sacra che Carmelo Conte trova essenza, spiritualità e consapevolezza del Creato e, plasmando la materia in una sorta di estasi, tenta di penetrare il Mistero di Dio.
In quest’ambito realizza la Via Crucis, il Tabernacolo e la
Resurrezione al Santuario di Cotrino a Latiano; nel 1998 il Pastorale di S.E. Mons. Semeraro; al Santuario di San Cosimo di Oria, per il Giubileo, l’Altare e l’Ambone; il monumento a Padre Pio a Froncavilla Fontana; Pala d’Altare nella Cattedrale di Oria; “la Terra risorta e le Porte del cielo” al cimitero di Latiano (mt. 11×8); il monumento al Beato Bartolo Longo a Pompei; l’Altare nella Chiesa Madonna degli Ulivi a Prato; il Tabernacolo e l’Ambone nella Chiesa di Sant’Antonio ad Alberobello; l’Altare alla Chiesa di San Pio a Mesagne; la Via Crucis nella Chiesa di San Lorenzo a Ceg lie Messapico; la Porta in Bronzo della Chiesa di San Francesco di Paola ad Oria; il monumento del Buen Samaritano a Tolima in Colombia; 23 vetrate nella Chiesa dell’Annunciazione di Torre Colimena; bozzetto di Giovanni Paolo Il con i Misteri della luce.
Ha coniato medaglie e piccole sculture per eventi civili e religiosi. Recentemente ha realizzato per la Chiesa di San Giuseppe del cimitero di Brindisi la “Via Crucis”.
È stato oggetto di due tesi di laurea , la prima “Sulle tracce di Carmelo Conte” di Nicoletta De Giorgio della Università di Bologna, la seconda “Attività artistica di Carmelo Conte” di Maria Cristina Tagliente dell’Università di Lecce .

Brundarte ha visitato lo studio del  maestro Carmelo Conte nel maggio 2017 in occasione dei suoi 50 anni di attività; QUI il nostro articolo

Carmelo Conte: 50 anni di attività

Carmelo Conte: 50 anni di attività

Carmelo Conte – scultore e pittore

studio via Garibaldi 101 -72022 Latiano (Br)

Si ringrazia l’amico Mario Carlucci per la collaborazione

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