Un inedito del prof. Antonio Mingolla inerente la chiesa di S. Maria del Casale

Pubblichiamo di seguito questo  interessante intervento ricevuto dal Prof. Antonio Mingolla

Antonio Mingolla

Diversi anni fa, mentre osservavo le incisioni lasciate dai pellegrini sulle pareti della Chiesa di Santa Maria del Casale di Brindisi, notai con stupore un’incisione a destra del portale d’ingresso raffigurante il volto di un Santo.


Capii subito che non si trattava di un’incisione realizzata da un comune pellegrino che magari era diretto in Terra Santa ma realizzata da un vero e proprio artista del XIII e XIV secolo.
Con molta probabilità si tratta del volto di San Nicola di Myra raffigurato moltissime volte negli affreschi delle chiese pugliesi del XIII e XIV secolo. Questa incisione può essere messa in relazione con l’iconografia tipica del Santo dallo stile tipicamente bizantino.

Bisogna tener presente che anche nella città di Brindisi, in questo periodo, vi era una forte devozione per San Nicola. Infatti proprio nelle vicinanze, sempre nel rione Casale, ancora sorge la piccola chiesetta di Santa Maria del Passo soprannominata di San Nicolicchio e al suo interno vi è un affresco del Santo.

Diverse rappresentazioni si possono ancora oggi ammirare anche nella cripta sottostante la Chiesa della Santissima Trinità di Brindisi.

Questa incisione è stata sicuramente realizzata da un artista e lo si evidenzia dalle buone proporzioni del volto e dal forte richiamo con i volti dei Santi tipici dello stile bizantini. Non è da escludere che si possa trattare di un artista attivo anche a Brindisi nel tardo XIII secolo e i primi del XIV secolo. In quell’epoca numerosi pittori lavorarono per diverse committenze e affrescarono le chiese della città. Fra i tanti ricordiamo Rinaldo e Giovanni da Taranto non escludendo la possibilità che ad incidere questo bellissimo ritratto possa essere stata la mano di uno di questi due artisti. Rinaldo dipinse l’affresco del Giudizio Universale sulla controfacciata della chiesa stessa, mentre Giovanni probabilmente gli affreschi della chiesa di Sant’Anna e di San Paolo Eremita.

Analizzando questo volto possiamo notare la forte somiglianza alla classica iconografia di San Nicola, che doveva essere subito riconosciuta dai pellegrini del tempo. Il volto frontale e appiattito privo di profondità è solitamente quello di un uomo di mezza età, calvo e con fronte alta corrugata e con la barba riccioluta. Questa incisione si aggiunge quindi alle numerose raffigurazioni del Santo di Myra già esistenti in Puglia solo che questa ha la particolarità di non essere un dipinto ma un’incisione che potremmo definire davvero rara.

 

ANTONIO MINGOLLA

Scheda biografica

Antonio Mingolla nasce a Brindisi il 10/03/1983, ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce e ha frequentato il biennio per il conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento di discipline pittoriche. Ha allestito mostre personali e partecipato a collettive d’arte. Oggi vive in Veneto e ha insegnato discipline pittoriche nel Liceo Artistico Michelangelo Guggenheim di Venezia.

QUESTO LINK tutti i suoi lavori.

5 commenti

  1. Complimenti per la sagacia artistica.
    Ritrovare casualmente( occhio di falco) un incisione artistica e studiarne l’attribuzione artistica,come pretesto, a rinverdire storie di artisti salentini di grande talento.
    Una storia dell’ arte da vero ” Indiana Jones”
    San Nicola, venerato nei tempi passati ,come in tempi moderni.
    I Baresi, saranno felici di questo ritrovamento del loro Santo, così amato.

    1. Se permetti, prima dei baresi ne siamo contenti noi brindisini senza inutili campanilismi; e, di questo, dobbiamo ringraziare il prof. Mingolla.
      Saluti

      1. …nessun campanilismo di sorta,ci mancherebbe!!!
        Io sono lucano, ma cittadino del mondo.
        Volevo dire, riferendomi ai Baresi, che loro avrebbero apprezzato il prof.Mingolla per il semplice fatto che in BARI c’è la CATTEDRALE DI SAN NICOLA. Anche una CHIESA RUSSA, in rione Carrassi,dove viene venerato.
        Un Santo con devoti in molte nazioni.
        Viene anche associato e festeggiato
        anche come BABBO NATALE. Questo il 6 dicembre.
        In Italia ,Associazione veneta lo festeggia quel giorno, addirittura a Torino!!!
        Con grande festa e regali per i bimbi che vi partecipano.San NICOLAU!!.
        Anche Babbo Natale!!!

    2. Grazie Mosè Rotunno.

      1. Grazie a te, divulgatore ricercatore della bellezza italica.
        Bisogna fare conoscere le storie artistiche della nostra amata penisola.
        Invitare a vitatarevi i siti artistici a cittadini e viaggiatori

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