Brindisi. Un tesoro in ogni strada. Via San Lorenzo (15)

Dall’attuale centro della città, che anche in età romana doveva comprendere i più importanti edifici pubblici, vengono due statue ritrovate tra via S. Lorenzo da Brindisi e piazza Mercato. Nel 1888, a seguito di scavi condotti nella zona, vennero in luce due statue in marmo che possono ritenersi creazione dell’età imperiale, rispecchiandone infatti la mentalità aulica e commemorativa. La lorica (corazza che ricopriva petto, fianchi e schiena) della prima è lavorata a sbalzo con molta cura ed eleganza, proprie dell’età di Augusto. Dell’età augustea sono anche il taglio dell’accollatura perfettamente circolare e bordato da un orlo rialzato e gli spallacci molto larghi, decorati dal fulmine alato di Giove. Molto ben reso è il Gorgoneion che, inserito in campo squamato, insieme alla vittoria alata che incorona il trofeo diventeranno, poi, motivo obbligato di tutte le statue loricate.

Nel solco dell’arte augustea possiamo inserire l’altra statua di “Togato capite velato” rivestita da una ampia e movimentata toga, anche se presenta qualche incertezza stilistica. Alcuni elementi, infatti, quali la mano destra protesa in avanti, i contorni della figura racchiusi entro un rettangolo formato dalle larghe spalle e dalla toga, come pure la cista che è posta in basso a destra e che oggi è in parte spezzata, ci ricordano la notissima statua di Augusto di via Labicana, rappresentato nella sua dignità sacerdotale. Con molta probabilità lo sbarco a Brindisi di Ottaviano Augusto, reduce vittorioso dalla campagna d’Oriente, portò la città a decretare all’Imperatore quegli stessi onori ricevuti in Roma ed a dedicargli oltre all’arco trionfale, anche le due statue, che lo rappresentavano sotto l’aspetto di Pontefice Massimo e di vincitore della battaglia di Azio.
A San Lorenzo da Brindisi è intitolata la via che gli ha dato i natali e sulla cui casa sorsero, per suo volere, la secentesca chiesa di S. Maria degli Angeli e l’annesso monastero delle Clarisse cappuccine; quest’ultimo demolito fra il 1919 e il 1921 per fare posto all’edificio scolastico che oggi porta il suo nome.
Con l’aiuto della pioggia che ci ha accompagnato durante le riprese fotografiche, proponiamo le suggestive immagini di via S. Lorenzo e della chiesa di S. Maria degli Angeli.

Statue di età Augustea – prima età Imperiale: Statua di loricato, Statua di togato capite velato

 Abstract: B. Sciarra, Brindisi e il suo Museo; A. Del Sordo, Toponomastica brindisina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *