Il Duomo di Milano visto da Brundarte

Il Duomo di Milano con le sue  135 guglie, con oltre 3400 statue150  doccioni, insieme agli archi rampanti, le falconature e un silenzioso popolo di santi e martiri che veglia sul Monumento, visti con gli occhi di Brundarte.

Attraverso le nostre foto vi offriamo il nostro punto di vista su questa impressionante “foresta di pietra”, ricca di meravigliosi elementi decorativi scolpiti nel marmo di Candoglia.

I lavori per l’edificazione del Duomo di Milano iniziarono quando il gotico delle cattedrali era ormai giunto alla sua massima fioritura, nel 1386, con la decisione di fondarlo là dove erano situate le antiche basiliche di Santa Maria Maggiore e di Santa Tecla, i cui resti, unitamente a quelli del Battistero di San Giovanni alle Fonti, sono tuttora visibili all’interno dell’Area Archeologica.

Per tale finalità, nell’ottobre del 1387, su impulso di Gian Galeazzo Visconti, Signore di Milano, nacque la Veneranda Fabbrica del Duomo, con lo scopo di portare avanti i lavori di progettazione e costruzione della Cattedrale. La decisione di Gian Galeazzo di utilizzare il marmo di Candoglia al posto del tradizionale mattone lombardo si accompagnò ad una vera rivoluzione di stile, attraverso la scelta del gotico, che costrinse la Fabbrica a ricercare ingegneri, architetti, scultori e lapicidi nei cantieri di cattedrali di mezza Europa. Il vivace scambio delle più diverse idee, esperienze e manualità espresse da maestranze provenienti da tutto il continente resero il Duomo un crocevia di popoli e culture e la più europea tra le cattedrali gotiche.

L’alternarsi di architetti e ingegneri a capo di questo cantiere innovativo e originale rende impossibile risalire ad una sicura paternità del progetto.

 

Alla fine del Quattrocento i più grandi architetti e artisti del tempo, tra cui Leonardo da Vinci, si cimentarono nell’impresa della progettazione del tiburio, ma fu alla fine del Cinquecento che si iniziò a progettare la nuova facciata che, come tanti altri elementi della Cattedrale, dovette attendere molto per arrivare alla realizzazione di un progetto definitivo che si avrà solo alla fine del Settecento.

Sulle Terrazze svettano 135 guglie, la maggior parte delle quali misura all’incirca 17 metri; la più grande, la Guglia Maggiore, fu costruita negli anni 1765 – 1770 sotto la direzione dell’architetto Francesco Croce. Alla sua sommità brilla la statua raffigurante la Vergine Assunta in cielola Madonnina, realizzata in lastre di rame sbalzato oro. L’opera venne collocata a coronamento della Gran Guglia alla fine del l 1774 e da allora protegge la città e il nostro Duomo.

 

L’Ottocento rappresentò per il Duomo un secolo di grande attività. Per iniziativa di Napoleone, alla vigilia della sua incoronazione a Re d’Italia, venne intrapreso il lavoro di completamento della facciata (1807-1813). Proseguirono i lavori di costruzione e di decorazione, con la realizzazione della maggior parte delle guglie sulle coperture e di molte vetrate istoriate, realizzate con la tecnica del vetro dipinto a smalto.

Il Novecento, secolo di guerre e di conflitti, vide l’avvio dei grandi restauri, i primi scavi archeologici in Piazza del Duomo e l’ideale completamento della facciata con la realizzazione delle porte, risalente infatti ad un periodo relativamente recente, tra il 1909 e il 1965.

 

Nella seconda metà del XX secolo fu intrapreso il restauro completo, strutturale e conservativo di alcune complesse parti del Duomo. Gli anni sessanta e settanta del Novecento videro l’ente impegnato sulla facciata e con il secondo restauro eseguito sulla Guglia Maggiore dopo quello effettuato nel 1840.

All’interno della Cattedrale, il complesso restauro statico dei piloni del Tiburio fu certamente tra gli interventi più complessi, mentre il finire del secolo vide protagonisti del Cantiere l’abside, la facciata e, successivamente, il terzo restauro della Guglia Maggiore. Dal 2016, è invece iniziata l’appassionante sfida del restauro del Tiburio e della cupola.

https://www.duomomilano.it/

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