Chiesa della Madonna dei Greci a Veglie

Il primo documento che menziona la “Masseria delli Greci” risale al 1515, ed è l’inventario dei beni del beneficio di S. Martino, fondato dal Sacerdote don Pietro Greco a favore del chierico Giovanni Greco, suo nipote. Tra i beni stabili vi erano alcune terre “in loco nominato la maxaria de li greci”, la quale, prima di essere di proprietà del suddetto don Pietro, apparteneva a don Giovanni e don Angelo Greco.
Va subito detto quindi che la dizione “delli Greci” con la quale viene individuata sia la chiesa e sia la masseria, non ha alcun nesso con le migrazioni del popolo greco verificatesi nei secoli scorsi, ma si riferisce più semplicemente al nome della famiglia Greco, proprietaria nella Terra di Veglie del luogo detto “li Greci”.
Alla fine della prima metà del Seicento, la masseria delli Greci non appartenne più a tale casato, ma ai Panareo di Lecce. Si ritiene, pertanto, che la costruzione della chiesa risalga agli anni compresi tra il 1640/46.
Nella Santa Visita del maggio 1646 è scritto: “Ecclesia Sancta Maria delli Greci extra menia fuit inventa bene ornatam. Altare bene dispostum cum omnibus necessaribus. Possiduta per reverendum Capitolum”.
“Fu trovata fuori le mura la chiesa di Santa Maria dei Greci, ben decorata. L’altare è ben organizzato con tutto l’essenziale. Posseduto dal reverendo Capitolo”
La documentazione sino ad ora consultata non esclude che, prima ancora della Chiesa, sia stata edificata l’edicola (nel giardino della chiesa). Il suo sito (lungo la vecchia ed importante strada di comunicazione con il mare) e gli elementi d’arredo presenti al suo interno (i sedili in pietra, gli incavi nel muro per poggiare le lanterne), fanno supporre che essa servisse da ricovero al viandante stanco e che, pertanto, sia stata proprio l’edicola l’elemento originario del complesso architettonico. All’interno della chiesa, infine, sono in evidenza le grandi pitture murali (totale della superficie dipinta a tempera mq. 105 circa), che si estendono perimetralmente su tre pareti.
Si tratta del ciclo raffigurante la Passione di Cristo. Esse probabilmente sono state realizzate nel secolo XVIII.
In questa Chiesa della Madonna dei Greci partendo dalla parete di destra sono di seguito rappresentate le scene: 1) Ultima Cena; 2) Gesù nel Getsemani; 3) Gesù alla colonna; 4) Gesù deposto dalla Croce; 5) Ecce Homo; 6) Gesù carico della Croce incontra Maria; 7) Gesù e la Veronica. Ogni scena, ad eccezione della scena “Gesù deposto dalla Croce” corrispondente alla parete con l’altare, è inserita in un arco il cui intradosso è decorato con motivi floreali. In alcune zone è possibile individuare strati sottostanti di affresco e precisamente nei riquadri raffiguranti: Gesù e la Veronica, Gesù carico della Croce incontra Maria, Ecce Homo, Ultima Cena.
La parrocchia SS. Rosario, cui appartiene la cappella, si sta adoperando fortemente per trovare i finanziamenti necessari al restauro globale di questo complesso architettonico, antico della Madonna dei Greci e tanto amata dai fedeli vegliesi.
Abstract da Veglieonline.it – Le vere origini della chiesa di S. Maria della Pietà o Delli Greci di Luigi Mazzotta

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