Paradisi Perduti 6 – Cala Fontanelle

E’ sulla sponda occidentale del porto medio e deve il suo nome alla presenza di “diverse piccole sorgenti, le quali con indefettibile vena somministrano acque abbondanti a naviganti nel porto esterno…e nell’interno”. Già il Casmiro nel XVI secolo aveva sottolineato come “dulces, mirabile dictu, aquas fere in medijs undis maritimis ita ut ne terras ad hauriendam aquam attingere classibus opus sit”; sorgenti dunque anche sottomarine, per cui era possibile agli equipaggi attingere acqua senza scendere a terra (G. Carito, Brindisi Nuova Guida p. 105).
Prima del Casmiro, Plinio (libro 2 cap. 103) parlando di una sorgente, non molto distante dalla imboccatura del porto interno, così scrive: Brundusii in portu fons incorruptas praestat aquas navigantibus – Nel porto di Brindisi una fonte fornisce acque sane ai naviganti (F. Ascoli, La storia di Brindisi p.3).
Venendo a periodi più recenti, negli anni ’50 diventa la spiaggia dei Sottufficiali della Marina e dell’Aeronautica ma, l’inquinamento del mare, dovuto principalmente all’entrata in attività del Petrolchimico, la porta rapidamente alla chiusura avvenuta a metà circa degli anni ’70.
Negli accorati commenti ad un post di “Brindisini la mia gente” riportato da Gianfranco Perri in un capitolo della sua pubblicazione “Marimisti e Fontanelle, c’è tutto il dolore delle persone per la spiaggia scomparsa, per quel meraviglioso tratto di costa con un mare ineguagliabile precluso adesso da un cancello (in verità, rotto e semiaperto ndr).
Resiste ancora il muro divisorio tra le due spiagge: di Fontanelle in uso ai militari, e di Marimisti in concessione al personale civile della Difesa; il molo, detto Caprarella, terminava con un pontile, a cui attraccava la motobarca proveniente dalla banchina del porto con il suo carico di passeggeri.
Proprio questo pontile, per la sua vicinanza al nuovo insediamento in località Materdomini, qualche anno fa era stato interessato da un ambizioso progetto che collegava la zona al centro cittadino, tramite la creazione di una “circolare del mare”. Ma, come qualsiasi cosa buona che possa riguardare la nostra città, è scomparso misteriosamente e definitivamente dai nostri radar.

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