Fontanelle di Brindisi

Nell’anno scolastico 2014-2015 l’Acquedotto Pugliese, in collaborazione con altri Enti regionali, ha indetto un concorso nelle scuole per la realizzazione di una mappa digitale e di un’APP per la localizzazione delle fontane pubbliche (sono escluse quelle monumentali).
Gli studenti di Gioia del Colle, vincitori del concorso e di un premio in denaro di 1.500 euro, hanno quindi presentato FontaninAPP, uno strumento utile e pratico presente sugli store Android e Apple, che consente di raggiungere facilmente le fontanine pubbliche.
Agli istituti delle scuole elementari che hanno aderito all’iniziativa, sono state consegnate delle “biblioteche dell’acqua” e agli alunni partecipanti l’attestato di giovane esploratore dell’acqua pubblica.

L’APP che consente di andare in giro per tutto il territorio pugliese e bere l’acqua potabile distribuita dall’acquedotto non ha il solo scopo, come dichiara l’EAAP, di distribuire ”l’acqua regionale ma anche di far comprendere ai giovani il valore dell’acqua come “bene comune”.
Noi di Brundarte, che volevamo realizzare un servizio sulle fontanine di Brindisi, abbiamo utilizzato FontaninAPP.

I siti delle fontanelle agli inizi del secolo scorso

Nel 1926 il Comune di Brindisi installò 12 della 14 fontane preventivate. Le dodici erano in: via Lata, Largo S. Dionisio, Corso Garibaldi, Provinciale per Mesagne, Largo S. Aloy, Porta Mesagne, Largo San Paolo, Largo san Pietro degli Schiavoni, Largo Sdrigoli, Largo Revel, Piazza Vittorio Emanuele e Via Giacovelli.

Oggi interi quartieri come S. Pietro degli Schiavoni e le Sciabiche sono scomparsi, mentre altri nuovi sono sorti intorno al centro storico. La mappa aggiornata delle fontane è stata presa da FontaninAPP  la quale, pur rilevando qualche inesattezza dovuta al tempo trascorso e che comunque provvederemo a segnalare, si è dimostrata molto utile. Vediamole tutte.

I siti delle fontanelle oggi in città

Piazza Vittorio Emanuele II 

La fontana posta in questa piazza, mimetizzata con l’ambiente, come si presentava prima dei lavori del water-front che hanno interessato tutta l’area del porto

Foto Gianfranco Perri

Oggi, una elegante fontana si presenta in metallo con il beccuccio in ottone sagomato a forma di pesce da cui fuoriesce l’acqua; una targhetta sulla fontanella ci dice che è stata lavorata dalla ditta Domenico Neri di Longiano. Le vaschette perennemente sotto la fontana ci indicano che, probabilmente, sono ancora assenti i canali di scolo delle acque.

Via Colonne

Permane la vecchia colonnina in metallo del secolo scorso cui è stato sostituito il beccuccio di erogazione mettendo un rubinetto d’acciaio

Salita di Ripalta

Ai piedi di questa salita che ricorda lo storico scontro tra le due più importanti fazioni brindisine dei Ripa e dei Cavalerio, vediamo permanere nella sua piazzola, un’altra vecchia colonnina in metallo priva della calotta superiore che reca ancora il vecchio simbolo del fascismo

La Fontana di Nettuno

Dopo diverse traversie che l’hanno vista sporcata, maltrattata e poi persino tolta dalla sua naturale collocazione è ritornata da qualche tempo al suo posto la fontana di Nettuno. Unico neo, l’acqua non esce più dalla sua bocca e i viandanti non potranno più dissetarsi; ma per questo c’è il bar a fianco.

Fototeca Briamo (presso Biblioteca Arcivescovile De Leo). Brindisi. Piazzetta Dionisi (porto). Fontanina da vecchio mascherone riutilizzato

Via del Mare – n. 2 fontane

Fontane in metallo di foggia classica

Fontana n. 1

Fontana n. 2

Lungomare Regina Margherita

Colonnina in metallo di forma squadrata, priva di canale di scolo, con vaschetta ricolma che non impedisce la fuoriuscita d’acqua e l’allagamento della zona circostante

Piazza Cavalerio

Qui permane la vecchia colonnina in metallo nella sua piazzola con beccuccio originale ma priva della calotta superiore

Piazza Mercato

Vi proponiamo una foto di quella che doveva essere una bellissima fontana in pietra con la testa di un fauno circondata da volute e con in bocca un  flauto da cui un tempo usciva l’acqua.

Oggi invece l’acqua esce da un improponibile rubinetto che ne deturpa completamente il volto

Via Maglie

Situata all’interno della Palestra ex Galiano  inaugurata il 29 novembre 1931, alla presenza di Renato Ricci, presidente centrale dell’Opera Nazionale Balilla (vedi nostro articolo QUI), la fontanina è rimasta immutata nella sua forma eccezion fatta per il rubinetto che dovrebbe aver sostituito l’originale

Piazza Crispi (Stazione Ferr.)

Qui si vede la fontanina che, come un tempo accadeva nei giardini di Piazza Vitt. Emanuele, sbuca dall’albero e lascia cadere la sua acqua in una vasca decorata di pietre

Piazza del Salento

Accanto alla fontana ornamentale abbiamo la fontana “funzionale” che versa in pessime condizioni, priva della calotta superiore, con la base largamente arrugginita  e segni grafici di pittura.

Via Fulvia

Qui la vicinanza con il mercato rionale la penalizza oltre misura la fontanina che diventa luogo di raccolta dei rifiuti; la fontana, arrugginita e priva della calotta superiore ha ancora il beccuccio di erogazione originale e il simbolo fascista

Parco Cesare Braico

Questa moderna fontana, completa dell’essenziale, simile a quella già vista nei giardini Vitt. Emanuele, è sicuramente di grande utilità agli sportivi frequentatori del Parco Cesare Braico. Un peccato la si sia voluta vandalizzare con varie macchie di pittura multicolore.

Via Germania

Anche all’interno del Parco Maniglio, una recente fontana in pietra completa dell’essenziale, serve a rinfrescare i piccoli frequentatori

Largo Poliziano  (Rione Paradiso)

la fontana, recante ancora il simbolo del fascismo, si presenta priva della manopola per l’erogazione

Altre fontane esistenti ma non riportate in FontanAPP

Largo Calò

La fontana situata in uno dei luoghi più suggestivi della città vecchia, è priva della manopola di erogazione essendo stato sostituito il beccuccio con un moderno rubinetto e reca segni di pittura

Parco giochi per bambini al Rione Perrino

All’interno del parco, di recente costruzione,  c’è una moderna fontanella in pietra a cui possono rinfrescarsi i piccoli utenti dopo aver giocato.

Parco-giochi Comunale di S. Angelo – Via Carlo Pisacane 
Fontanella in pietra che un tempo doveva essere colorata e su cui ancora resistono tracce di vernice, con testa di bimbo inserita in un disegno di volute da cui fuoriesce acqua, che, cade in una vasca sorretta dalle code di due pesci rivolte verso l’alto.

Fontana cessata

E’ stata eliminata completamente la fontanella in via Spalato (zona nafta) di cui l’amico Mario Carlucci, che ringraziamo, ci ha fornito le foto. Al posto della fontana un un tratto di marciapiede; non si capisce l’utilità di questa azione.

il luogo allo stato presente senza fontanina

 

Storia dell’acqua al Casale

Una delle difficoltà principali che incontrarono gli ormai numerosi abitanti del rione Casale, fu, soprattutto negli anni ’20, quella di non poter disporre di acqua corrente. Nell’ottobre 1923 numerosi furono i firmatari dell’istanza inoltrata al commissario prefettizio Gaetano Gargiulo, affinchè venisse impiantata una «fontanina a rubinetto».

Appena un mese dopo il Municipio di Brindisi formulò domanda, al locale Comando militare marittimo, per ottenere la «derivazione di acqua potabile dalla condotta di Cala Materdomini, di proprietà della R. Marina» fino al rione Casale, «per provvedere ai bisogni degli abitanti». Il Ministero della Marina, con dispaccio del 3 marzo 1924 inviato al Comando Marina di Brindisi, dichiarò di essere propenso alla concessione e così, il 7 maggio dello stesso anno, il Consiglio comunale approvò lo schema di contratto tra i due enti. Secondo la convenzione il Comune si impegnò, nei confronti della Marina, a far derivare l’acqua proveniente dal Sele, dalla condotta di Cala Materdomini fino al rione Casale «per un quantitativo non superiore a metri cubi quaranta al giorno», e si accollò tutte le spese per la costruzione della tubazione necessaria e della sua manutenzione.

Occorse però un’ulteriore istanza da parte dei “casalini” per ottenere l’installazione di due fontane pubbliche, che furono impiantate di fatto nel 1927, secondo quanto si apprende dalla lettera del podestà Serafino Giannelli inviata al prefetto Ernesto Perez. Negli anni seguenti per tutte le case del rione Casale furono eseguiti i lavori necessari per gli allacci idrici alla condotta principale, lavori che riguardarono anche le case situate nel centro cittadino. (AdS – Brindisi, Il ritorno a Brindisi dei frati Cappuccini e la costruzione della chiesa Ave Maris Stella. Mostra documentario-fotografica, Introduzione C. Grandieri, Le opere di urbanizzazione p. 168)

Nel 1927 infatti iniziano le pratiche da parte del Comune per lo spostamento di due fontane al Casale con la derivazione del Sele. I punti da spostare erano: uno in prossimità del Campo Sportivo del Littorio e l’altro vicino al Cristo del Passo. I due punti vengono spostati nel dicembre 1930. Per l’occasione vengono anche costruiti due pozzi assorbenti.

In anni più recenti le due fontane sono state spostate nelle posizioni attuali.

Via R. De Simone

Alla rotonda che si trova alla confluenza di più vie, all’inizio di via Ruggero De Simone (strada per l’aeroporto), si trova una fontana scolpita in pietra di cui pubblichiamo foto risalente agli anni ’60 ed una attuale

Fototeca Briamo presso BAD

Via Duca degli Abruzzi

Proprio nei giardini contigui al Monumento Nazionale al Marinaio d’Italia (per approfondire leggi QUI) è situata questa bella fontanella purtroppo non funzionante

Via S. Maria del Casale (Villaggio Pescatori)

Si ringrazia l’amico Mario Carlucci per la collaborazione

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